Sixty Years of Vogue Italia - Sessant'anni di futuro
Moda

Sixty Years of Vogue Italia: la mostra di Vogue dal 19 al 21 settembre

Sixty Years of Vogue Italia – Sessant’anni di futuro, la mostra dedicata ai 60 anni di Vogue Italia, si terrà a Palazzo Citterio dal 19 al 21 settembre, in concomitanza con la Milano Fashion Week SS25.

Sixty Years of Vogue Italia – Sessant’anni di futuro: la mostra di Vogue Italia

Arrivato in Italia nel 1964, Vogue Italia compie ufficialmente 60 anni e per l’occasione verrà proposta una mostra gratuita a Palazzo Citterio, Sixty Years of Vogue Italia – Sessant’anni di futuro, aperta al pubblico dal 19 al 21 settembre e visitabile su previa registrazione a questo link.

La mostra ha l’obiettivo di guidare il pubblico attraverso un viaggio nella storia del magazine, mediante l’esposizione di 60 copertine storiche di Vogue Italia.

Al termine della mostra, inoltre, sarà possibile ottenere gratuitamente uno dei poster realizzati dall’artista “Clorofilla”.

Vogue Italia
Sixty Years of Vogue Italia – Sessant’anni di futuro

In occasione della mostra Sixty Years of Vogue Italia – Sessant’anni di futuro Francesca RagazziHead of Editorial Content di Vogue Italia ha comunicato:

“Oggi come allora, anno dopo anno, copertina dopo copertina, Vogue mantiene intatta la stessa voglia di raccontare e fotografare l’evoluzione del gusto, con creatività e stile, guardando sempre al futuro e impegnandosi a promuovere il talento in tutte le sue forme, attraverso il linguaggio universale della moda.

In un panorama sempre più complesso, vogliamo continuare a ispirare una community ancora più globale, celebrando i valori in cui crediamo tra cui la creatività, il rispetto, l’inclusione, la sostenibilità. Ognuna di queste parole è per noi sinonimo di bellezza e la loro evoluzione rappresenta la nostra legacy, che celebriamo oggi insieme al nostro pubblico”.

 Dove: Palazzo Citterio, Via Brera, 12, 20121 Milano

“Munch. Il grido interiore”: Dal 13 settembre a Palazzo Reale

A Palazzo Reale da oggi al 26 gennaio ‘Munch. Il grido interiore’, 100 opere tra cui la litografia del celebre ‘L’Urlo’. Una ‘mostra gioiello”, come l’ha definita l’Assessore Tommaso Sacchi in conferenza stampa.

Munch. Il grido interiore

Dopo 40 anni dall’ultima mostra a Milano, Edvard Munch viene celebrato con una grande retrospettiva allestita a Palazzo Reale, un percorso di 100 opere dal forte impatto emotivo. Dal 14 settembre al 26 gennaio 2025.

Una mostra forte che prende allo stomaco e costringe a scavare nei recessi dell’anima, risvegliando domande sulla vita, sulla sua tragicità e limitatezza, mentre davanti allo sguardo scorrono immagini legate al dolore e alla disperazione ma anche all’amore e al mistero della vita.

Ripercorrendo gli oltre sei decenni della carriera del pittore norvegese, dai suoi esordi di stampo prettamente naturalista, risalenti alla fine del XIX secolo, fino agli ultimi lavori, la mostra ripercorre i principali temi indagati da Edvard Munch attraverso le sue opere. Noto per la sua capacità di sondare le profondità psicologiche dell’animo umano, l’artista norvegese ha realizzato opere di inusuale intensità, proponendosi come traghettatore dell’arte tra due secoli e tra numerosi movimenti, dal Simbolismo all’Espressionismo .

Vogue Italia
Edvard Munch, Melancholy, 1900–1901. Oil on canvas, 110,5×126 cm. I Ph © Munchmuseet

Edvard Munch

«Ho ereditato due dei più spaventosi nemici dell’umanità: il patrimonio della consunzione e la follia».

Così ripeteva Edvard Munch (Løten, Norvegia, 1863-Oslo, 1944), che per l’intera vita dovette fare i conti con l’incubo della tubercolosi e della depressione, flagelli della sua famiglia.

Cresciuto e vissuto nel lutto («Nella mia casa d’infanzia abitavano malattia e morte. Non ho mai superato l’infelicità di allora») a causa della scomparsa prematura, per tisi, della madre e della sorella prediletta, della malattia mentale di un’altra sorella, della tragica morte del padre, cui si aggiunse la tossica relazione con Tulla Larsen, Munch, pur fra mille difficoltà personali (come l’alcolismo e il lungo ricovero in una clinica per malattie nervose, che lo salvò dal «precipizio») seppe trasformare questo tragico bagaglio nel nutrimento di una pittura che sin dall’ultimo ’800 incarna l’angoscia dell’età moderna.

Diventando poi, con il celeberrimo «L’Urlo» (soggetto da lui replicato più volte, in tecniche diverse, tra il 1893 e il 1910) uno degli artisti più conosciuti e riconosciuti del mondo. A confermarlo, i due furti di quel dipinto, poi sempre ritrovato: invendibile eppure rubato, come fosse un feticcio.

La sua necessità di comunicare dolori indicibili e umane angosce sono riusciti a trasformare le sue opere in messaggi universali e Munch uno degli artisti più iconici del Novecento.

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Edvard Munch – L’artista e la sua modella (1919-21) Olio su tela, 128×152,5 cm 

Munch. Il grido interiore a Palazzo Reale

Promossa da Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia con il Museo Munch di Oslo, la retrospettiva riunisce opere-pilastro del percorso di questo grande pittore simbolista e precursore dell’Espressionismo (le «scandalose» mostre di Berlino dove, dopo Parigi, soggiornò lungamente sin dagli anni ’90 dell’800, segnarono in profondità gli artisti non solo tedeschi).

Nel percorso figurano «Malinconia» (1900-01), ritratto della sorella malata, e «Danza sulla spiaggia» (1904), «La morte di Marat» (1907), in cui evoca la sua relazione con Tulla Larsen, ma anche paesaggi fatati come «Notte stellata» (1922-24) e «Le ragazze sul ponte», qui nella versione del 1927: uno dei suoi capolavori, già a detta della critica di quegli anni.

Non potevano mancare «L’urlo», presente in una versione litografica del 1895, e «Madonna», altra sua opera famosissima, un nudo femminile incorniciato da una ghirlanda di spermatozoi con un feto, anch’essa in una versione litografica (1895-1902). Queste solo alcune delle 100 opere in mostra.

A corredo, un programma di eventi diffusi nelle maggiori istituzioni culturali della città.

Vogue Italia

Conclusioni: Sixty Years of Vogue Italia – Sessant’anni di futuro, la mostra dedicata ai 60 anni di Vogue Italia, sarà aperta al pubblico a Palazzo Citterio dal 19 al 21 settembre.

Vi ricordiamo che è possibile acquistare la propria copia dell’Enciclopedia della moda online e in libreria, presso selezionati punti vendita Libraccio.

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