Smith, David
Dizionario Arte

Smith, David

David Smith

Smith, David. Il più originale e influente scultore americano della sua generazione. Incominciò a studiare arte alla Ohio University nel 1924 ma presto si ritirò dal corso e, nell’estate del 1925, prese servizio nell’industria di motori Studebaker a South Bend, Indiana, dove acquisì quella abilità nella lavorazione dei metalli che gli servì lungo tutto il corso della carriera.

Dal 1926 al 1930 studiò pittura alla Art Students League, New York, continuando a lavorare per mantenersi. Tra i suoi amici di allora si ricordano Arshile Gorky e Willem De Kooning. Verso il 1930 si volse alla scultura producendo i suoi primi pezzi saldati (probabilmente i primi fabbricati da un artista americano) nel 1933; l’ispirazione venne da Julio González da cui Smith disse di aver preso la “libertà tecnica”, ma egli considerò sempre sullo stesso piano pittura e scultura e l’estetica dei suoi lavori si riferiva più a Kandinskij, Mondrian e al cubismo.

La sua prima personale

Al tempo della sua prima personale, avvenuta nel 1938, produceva sculture molto originali, composizioni fatte di acciaio e frammenti “trovati”, parti di macchinari agricoli ecc. Amava la tecnologia e scrisse:

“L’attrezzatura che uso, la mia scorta di materiale, viene dall’industria e cerca di emulare l’attrezzatura usata per fabbricare una locomotiva… Le caratteristiche che il metallo possiede sono quelle di questo secolo: forza, struttura, movimento, progresso, sospensione, distruzione e brutalità”

Smith si stabilì a Bolton Landing, a nord di New York, nel 1940. Nello stesso anno espose una serie di quindici *rilievi bronzei intitolati Medals for Dishonor che stigmatizzavano la violenza e l’avidità.

Lavorò come saldatore per opere di difesa bellica nel 1942-44, poi tornò alla scultura e da quel momento la sua reputazione internazionale cominciò a crescere. Durante gli anni Quaranta e Cinquanta le sue sculture erano prevalentemente aperte e lineari, quasi una calligrafia di metallo tridimensionale (Paesaggio del fiume Hudson, 1951, Whitney Museum, New York). Dalla fine degli anni Cinquanta il suo stile divenne più monumentale e geometrico, a volte con scatole e cilindri di metallo levigato uniti a formare strani angoli.

Sebbene i volumi siano spesso preponderanti, l’effetto che creano è di un dinamismo instabile e non pesante e il coinvolgente senso di libertà viene accentuato dal riflesso del sole grazie alle superfici brillanti (sono opere generalmente destinate all’installazione all’aperto). Si tratta spesso di opere prodotte in serie, come Zig, Cubi e Voltri. Smith aprì una nuova era nella scultura americana e merita un posto accanto ai grandi pittori dell’ espressionismo astratto che gli furono contemporanei. Come Jackson Pollock, uno degli esponenti più famosi dell’espressionismo astratto, morì in un incidente stradale.
Vedi anche ferro.

Nascita: Decatur 1906;
Morte: vicino a Bennington 1965

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