Dizionario Arte

Smith, Matthew

Pittore britannico. Studiò alla Slade School dal 1905 al 1907 e, per un breve periodo, anche a Parigi (1911) presso lo studio di Matisse. Questo lo portò a identificarsi con l’arte francese e, negli anni tra le due guerre mondiali, trascorse molto tempo in Francia, in particolar modo a Parigi e ad Aix-en-Provence. Aveva salute cagionevole ed era molto nervoso anche se questo non traspare molto dai suoi lavori, in cui usa i colori in maniera forte e poco naturale, richiamandosi ai *fauves. La sua sontuosa pennellata ha un grande vigore e fu uno dei pochi pittori britannici a eccellere nel nudo; i colori scuri e saturi e la sua ricca fluidità di linea creano immagini di grande sensualità. Dipinse anche paesaggi (tra i quali molto importante una serie dipinta in Cornovaglia nel 1920) e nature morte. La sua precoce ascesa subì una battuta d’arresto ma, dopo una personale di successo alla Mayor Gallery di Londra nel 1926, la sua reputazione crebbe rapidamente -nel 1928 Augustus John lo descrisse come “una delle personalità più brillanti e particolari della pittura moderna inglese”. Frank Auerbach e Francis Bacon sono due degli altri artisti che ne hanno ammirato le abilità pittoriche: Bacon disse che era “uno dei pochissimi pittori dopo Constable e Turner a essere veramente interessato alla pittura -che è costituita da due entità inseparabili, l’idea e la tecnica”. Le sue opere si trovano in molti musei pubblici; nella Guildhall Art Gallery di Londra è conservata la raccolta più importante. Nascita: Halifax 1879; Morte: Londra 1959

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