Dizionario Arte

Smith, Tony

Pittore, architetto e scultore americano. Svolse l’apprendistato in architettura come ispettore ai lavori presso Frank Lloyd Wright e fece pratica come architetto dal 1940 al 1960, anni in cui si dedicò anche alla pittura. Incominciò a interessarsi alla scultura attorno al 1940; insegnò in vari college durante gli anni Quaranta e Cinquanta (oltre a seguire la carriera di architetto) e fu a contatto con le figure principali dell’avanguardia come Newman, Pollock, Rothko e Still, ma non espose le sue sculture fino al 1964. Da quel momento venne considerato come una delle figure principali del minimalismo. Le sue opere a volte erano di grandi dimensioni, composte da grandi forme geometriche (spesso con la ripetizione di unità modulari) che aveva fatto fabbricare industrialmente in acciaio. Molte delle sue opere venivano collocate in esterni, contribuendo così a portare un nuovo interesse per l’ambientazione nella scultura americana: molto conosciuto è Gracehoper (1972, Detroit Institute of Arts), che il pubblico può attraversare camminando all’interno. Sua figlia Kiki Smith (1954) è scultrice e pratica la body art. Nascita: South Orange 1912; Morte: New York 1980

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