Solo 2 parlamentati grillini su 10 verranno rieletti alle prossime elezioni, lo dicono i sondaggi
Il forte calo dei consensi, certificato dai sondaggi, farà sì che solo 2 parlamentari del M5S su 10 varranno rieletti alle prossime elezioni
I numeri parlano chiaro: solo due parlamentari del Movimento 5 Stelle (M5S) eletti nel 2018 su dieci verrebbero riconfermati in caso di elezioni. Ecco perché pochi grillini sarebbero disposti a seguire Giuseppe Conte in un’eventuale crisi di governo che comporterebbe le elezioni anticipate. Il voto anticipato non convince e non conviene a quei parlamentari che sono incerti di essere rieletti. Il calo dei consensi e la riduzione dei seggi in parlamento a 600 sono la causa di questa “decimazione”.
M5S, i numeri delle elezioni
Il 2018 è stato l’anno della consacrazione elettorale del M5S riuscendo a conquistare il 32% degli elettori italiani. In parlamento vennero eletti 226 deputati e 112 senatori grillini che riuscirono a eleggere Giuseppe Conte come presidente del consiglio. Già alle elezioni del 2013 il M5S aveva conquistato una buona fetta di voti (circa il 25%) ma non entrarono nella maggioranza di governo.
Oggi la situazione è radicalmente diversa. Le esperienze di governo con il Conte I, il Conte II e il governo Draghi hanno rovinato il consenso elettorale. Secondo i dati elaborati da Supermedia YouTrend per Agi, al 12 maggio solo il 13,3% degli italiani voterebbe per i cinque stelle. Ciò significa che una buona fetta dei parlamentari oggi seduti in parlamento matematicamente non verrebbe rieletti. Per di più, la “riforma del numero dei parlamentari”, fortemente voluta dal M5S per ridurre i costi della politica, ha ridotto i seggi da 945 a 600. Neanche la leadership istituzionale di Giuseppe Conte, costruita in occasione della crisi di Covid-19, e l’approccio pacifista alla guerra russa in Ucraina riescono a contrastare il calo di consenso. Per l’analista di YouTrend, Giovanni Diamanti, il motivo è riconducibile al fatto che il gradimento di Conte è basato sulla sua figura personale e non in quanto capo politico del M5S.
Allo stato attuale, con queste percentuali saranno solo circa 60-70 i parlamentari grillini eletti nel prossimi parlamento. Oltre alla matematica riduzione, poi c’è la scelta politica di Conte che scremerà in maniera sostanziale. In più c’è il problema imposto dal limite a due mandati che verrà superato solo con bonus ad hominem e deroghe. In origine, tutti i parlamentari che ora sostengono l’ex premier facevano parte delle “correnti” afferenti a Luigi di Maio, Roberto Fico o Beppe Grillo. I veri fedelissimi di Conte sono pochi ma in aumento. La corsa a compiacere Conte per accaparrarsi quei pochi seggi disponibili è incominciata, ma nessuno è disposto a far cadere questo governo, perché, dopo tutto, qualche mese in più in parlamento non sono da buttare.
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Editor: Lorenzo Bossola
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