Mame Moda Sonia Rikyel, omaggio alla regina della maglia. Sonia Rykiel
Moda

SONIA RYKIEL, OMAGGIO ALLA REGINA DELLA MAGLIA

Sonia Rykiel avrebbe compiuto oggi ottantotto anni

La “regina del tricot” – così fu definita dalla stampa americana- ha dato impulso a una moda comoda ma chic: Sonia Rykiel era e resterà una pioniera della moda dedicata al tempo libero.

Sonia nacque a Parigi il 25 maggio del 1930, in piena crisi economica francese.

In  quel periodo i movimenti di avanguardia scesero in piazza per far valere i diritti dei lavoratori.

Mame Moda Sonia Rikyel, omaggio alla regina della maglia. Ritratto Andy Wharol
Ritratto realizzato da Andy Wharol

La crisi, ad ogni modo, generò malcontento generale e anche le donne furono coinvolte in questi piani di protesta.

Nata in una famiglia modesta di origini russo-polacche, la Rykiel iniziò a lavorare all’età di diciassette anni come vetrinista in un laboratorio tessile parigino.

Il suo vero contatto con la moda avvenne a trentadue anni quando, in attesa della figlia Nathalie, dovette disegnare gli abiti che poi avrebbe lavorato personalmente a maglia.

Inconsapevolmente iniziò a scavare le fondamenta del suo successo.

Le sue creazioni furono ben presto notate dalle altre donne che le commissionarono abiti identici ai suoi.

Così, richiesta su richiesta, abito dietro abito, decise di vendere le sue creazioni nel negozio del marito.

Con passo spedito conquistò l’alta borghesia parigina e l’icone dell’epoca.

Tra le sue clienti: Brigitte Bardot, Audrey Hepburn e Caterine Deneuve.

Nel 1968 aprì la sua prima boutique in Rue de Grenelle, nella cornice suggestiva di Gáleries Lafayette.

Iniziò a produrre vestiti-pullover attillati  e poi ancora completi composti da maglioni, giacche, gonne, pantaloni abbondanti e mantelle, forgiati da piume, cristalli e ricami.

Sonia Flis – questo era il suo nome di battesimo – conquistò il mondo elitario della moda con capi semplici, morbidi, che facevano sentire le donne snelle ed eleganti.

Nel 1970 fece scalpore il pullover aderentissimo da indossare senza reggiseno, rivolgendo l’attenzione sull’immagine della donna Sonia Rykiel più audace e accattivante.

Gli sforzi che la stilista francese compì durante la sua carriera furono ripagati da un incarico elitario: nel 1973, infatti, venne eletta vicepresidente della Chambre Syndacale du Prêt-à-porter, carica che mantenne per vent’anni.

La sua fortunata carriera fu suggellata, nel 1985, da un riconoscimento prestigioso: la Legione d’onore per il suo servizio alla moda francese.

La signora demodé – fu lei a coniare questo termine – suscitò interesse anche in Andy Wharol che, in seguito ad un’intervista, la ritrasse in un ritratto in  stile Pop-Art.

Con il libro autobiografico “N’oubliez pas que je joue” , la stilista dai capelli color rame e dalla fitta frangetta, dichiarò al mondo di essere malata di Parkinson. Era il 2012.

Nel libro, Sonia Rykiel descrisse tutte le ansie e le paure che la malattia avevano risvegliato in lei, la difficoltà di deambulazione e i tremori.

La stilista, che nel 2001 affidò la sua azienda nelle mani della figlia Nathalie, combatté per quindici anni contro la malattia.

Ormai allo stremo delle sue forze e divorata dalla malattia, Sonia lasciò la vita terrena il 25 agosto 2016 all’età di ottantasei anni.

Gli aforismi di Sonia Rykiel

  • È la donna che anima l’abito. Non può essere il contrario. La provocazione è la donna, mai quello che indossa.
  • Ho perso la testa un giorno solo, per dei quadretti neri incrostati di nocciole, per un Rocher pieno di aroma all’arancia, per delle barrette di cioccolato alle mandorle e al pistacchio.
  • Come puoi vivere al top se non indossi tacchi alti?

 

 

 

 

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