Musica

SPRINGSTEEN: SHOW SEGRETO PER OBAMA

Bruce Springsteen ha dedicato, giovedì scorso, un concerto segreto all’ormai ex presidente degli Stati Uniti. Uno show tra le mura della Casa Bianca

E’ stato un ultimo gesto di solidarietà e di amicizia, quello dedicato da Springsteen a Barack Obama, che domani lascerà ufficialmente la staffetta presidenziale al temuto successore Donald Trump. Il Boss non è nuovo a show musicali dedicati all’ex presidente (e ad altri leader o aspiranti tali dell’ala democratica), ma questa volta l’occasione e le circostanze sono state davvero speciali: il suo è stato un concerto privato per un pubblico assai ristretto: soltanto Obama e il suo staff (per un totale di circa 250 spettatori), il tutto a pochi giorni da un altro incontro, questa volta pubblico e ufficiale, in cui il Boss è stato onorato dall’ex presidente della Medaglia Presidenziale della Libertà, la massima decorazione degli Stati Uniti. Un investimento cavalleresco, dal sapore di letteratura cortese.

Il live si è tenuto nella stanza della Casa Bianca dedicata appositamente agli eventi speciali e agli incontri con personalità di spicco: nell’occasione il Boss avrebbe suonato 15 brani, tutti in acustico. Springsteen non ha proposto al suo pubblico d’eccezione un greatest hits canonico e d’ordinanza, ma una selezione delle sue canzoni più politiche ed impegnate, utilizzando ogni spazio, tra la conclusione dell’una e l’attacco della successiva, per commentare il contesto in cui erano nate e state pensate, dedicando brevi digressioni alle scelte politiche e all’impatto di Obama sugli Stati Uniti nel corso degli ultimi otto anni. In particolare concentrandosi su “Born in the Usa,  il suo brano forse più frainteso, e saccheggiato da esponenti politici ai suoi antipodi, per poi cantare  e commentare “My hometown” e “Long walk home“. Springsteen avrebbe chiuso la serata speciale – definita “elegiaca” dallo staff del traslocante staff della Casa Bianca – con “Dancing In The Dark e “Land Of Hope And Dreams , la stessa canzone che Obama fece suonare il giorno del suo addio alla presidenza, lo scorso 10 gennaio. 

Questi i brani suonati la sera del 12 gennaio, secondo il fan-site del Boss, “Backstreet“:

“Working on the Highway”
“Growin’ Up”
“My Hometown”
“My Father’s House”
“The Wish”
“Thunder Road”
“The Promised Land”
“Born in the U.S.A.”
“Devils & Dust”
“Tougher Than the Rest” (con Patti Scialfa)
“If I Should Fall Behind” (con Patti Scialfa)
“The Ghost of Tom Joad”
“Long Walk Home”
“Dancing in the Dark”
“Land of Hope and Dreams”

Visita la voce del Dizionario del Rock di Mam-e dedicata al Boss

e lo speciale, scritto in occasione dei live italiani della scorsa estate

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