Dizionario Arte

Streeter, Robert

Pittore inglese, entrato al servizio del re Carlo II nel 1660. Per dirlo con le parole di Ellis Waterhouse, “non lasciò intentato alcuno stile pittorico e sarebbe stato un genio universale se fosse stato dotato del talento necessario”. La più importante opera rimasta è la pittura allegorica sul soffitto dello Sheldonian Theatre di Oxford, Truth Inspiring the Arts and Sciences (1668-69). Si tratta di un lavoro dipinto con mano pesante, ma è noto come il più ambizioso esempio di decorazione barocca di mano di un artista inglese prima di Thornhill. Streeter, che aveva viaggiato in Italia, godeva di un’ottima reputazione e Samuel Pepys, nel suo celeberrimo Diario, lo definisce “un famoso pittore storico” che “vive magnificamente”; Robert Whitehall, la cui capacità di poeta eguaglia in tutto e per tutto quella di Streeter come pittore, elogiò il soffitto dello Sheldonian scrivendo tra l’altro “le età future dovranno riconoscere di essere in debito con Streeter più che con Michelangelo” (Urania, or a Description of the Painting of the Top of the Theatre at Oxford, 1669). Robert, il figlio di Streeter, (morto nel 1711), prese il suo posto come pittore di corte Nascita: Londra 1621; Morte: Londra 1679

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