Mario Draghi sindaci crescità
Editoriali

Super Mario Draghi oscura la campagna dei sindaci

Lo strapotere politico di Mario Draghi rende piccola piccola la campagna dei sindaci

Mario Draghi sindaci. Mai come in questi giorni pre- elezioni stiamo tutti seguendo le sorti ed i progressi di Mario Draghi Presidente del consiglio impegnato su fronti interni ( riforme propedeutiche al Pnrr), sia internazionali con il G-20 sull’Afghanistan e i contatti con Putin e Biden. Finalmente in Italia un vero statista di caratura internazionale , che tra mille difficoltà sta cercando di elevare l’Italia, ma soprattutto l’Europa ad un livello adeguato allo scontro. in  esser tra le grandi aree sovranazionali

Le elezioni municipali.

in affanno quasi tutte le grandi città, Milano esclusa, dove il dibattito è a livello parrocchiale con candidati sindaci abbastanza modesti, alcuni totalmente improbabili, vedi Michetti a Roma o il sindaco con la pistola ,il mitico Bernardo a Milano. Tutta l’attenzione è su cose più grandi, rischiando di relegare queste  importanti elezione a percentuali risibili di popolazione.

Il governo delle grandi citta’

Roma ,Milano, Napoli sono aree cruciali per la buona amministrazione del Paese, penso a Roma in particolare dove il fallimento dell’operazione Raggi ha contribuito al collasso di tutto il M5S. La struttura città, Regione e Governo nel caso delle grandi città è un freno evidente alla soluzione dei problemi strategici delle grandi città. Piu facile sarebbe il rapporto tra governo centrale e grandi centri.

il crollo della lega

A cio’ si aggiunga lo stato comatoso di Lega e M5S incapaci di strategie politiche nel territorio, e il quadro sarà completo. Non sarà un bene la perdita del consenso sociale ottenuto nelle campagne di Pisapia prima e di Sala dopo ad esempio a Milano. Si assiste ad un allontanamento della cittadinanza dalle istituzioni e una diminuita partecipazione ai termini della contesa politica, ed anche al governo partecipato delle istituzioni cittadine

Super Mario Sindaco d’Italia

Succederà quindi che il governo delle grandi città perderà molto rispetto al governo centrale. Ne risentiranno i progetti sociali di inclusività e le periferie da sempre grande obiettivo elettorale, poi sistematicamente dimenticate nel corso degli anni. Il nanismo dei sindaci non contribuirà ad elevare lo stato di salute del Paese, di cui si sente un gran bisogno, ma questa è la situazione. Futuro difficilissimo.

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