Supernova Cao Fei
Arte,  Mostra

Supernova: La prima mostra personale di Cao Fei in Italia

Supernova di Cao Fei: La prima personale italiana dell’artista cinese. Una riflessione sulla contemporaneità tra tradizione e innovazione, reale e virtuale.

Dal 16 dicembre 2021 all’8 maggio 2022 il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo ospita la prima personale in Italia di Cao Fei: Supernova.

Supernova Cao fei
Cao Fei, Nova, 2019. Courtesy MAXXI, Roma

Cao Fei

Cao Fei, nata nel 1978 a Guangzhou e residente a Pechino, è una tra le più innovative e visionarie protagoniste della scena artistica cinese.

Le sue opere di arte multimediale e visuale contemporanea sono state esposte nel 2016 presso il Moma di New York.

La tematica ricorrente nei suoi lavori è la vita quotidiana dei cittadini cinesi nati dopo la Rivoluzione culturale. Ottiene i primi riconoscimenti nel 2006, vincendo il titolo di Best Young Artist Award e nel 2016 viene nominata come migliore artista dal Chinese Contemporary Art Awards.

Le sue opere raccontano principalmente le trasformazioni della società e delle metropoli cinesi. Esplorando la diffusa cultura di internet in Cina, Cao riesce a catturare il passaggio da tradizioni millenarie a un presente tecnologico, iperproduttivo e travolgente.

Il linguaggio poetico utilizzato dall’artista per comunicare la sua visione è critico e ironico al tempo stesso.

Supernova di Cao Fei: La mostra al MAXXI di Roma

La mostra, a cura di Hou Hanru e Monia Trombetta, apre il 16 dicembre e si concluderà l’8 maggio 2022.

Le opere sono presentate nella scenografica Galleria 5, in un percorso che unisce film, video, fotografie, pubblicazioni ed elementi scenografici, che rievocano gli spazi pubblici e privati della vita dell’artista.

Dice Hou Hanru, Direttore Artistico del MAXXI : “Cao Fei cresce a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, un’epoca di drastici cambiamenti per una Cina che inizia ad aprirsi al resto del mondo.

Utilizza tutti gli strumenti che ha a disposizione per esplorare il mondo esterno e riesce a trasformare queste fonti di ispirazione in un sistema espressivo personale e straordinariamente eclettico che restituisce sogni, piaceri, paure e bisogni della sua generazione.

Le sue opere sono spesso oltraggiose e stravaganti, ma allo stesso tempo romantiche e poetiche, con una forte componente di serietà e di critica, sempre accompagnate dall’ironia, dalla satira e, soprattutto, dall’umorismo”.

Aggiunge Monia Trombetta, curatrice della mostra: “La Supernova è l’esplosione di una stella che aumenta la propria energia e luminosità fino alla sua stessa deflagrazione. Anche il nostro pianeta, travolto da un forsennato sviluppo, sembra destinato alla dissoluzione.

Gli spazi

Ad accogliere i visitatori nella lobby del museo vi è un gigantesco polipo gonfiabile. L’animale è anche uno dei protagonisti ricorrenti nei video di Cao Fei.

L’ingresso alla mostra prosegue con una citazione della sala di un cinema, luogo caro all’artista per l’immaginario che rappresenta. Inoltre, proprio l’ex cinema di Pechino era il luogo che Cao Fei utilizzava come studio.

Progetto Hongxia e The Eternal Wave

L’allestimento inizia dal nucleo di opere appartenenti a Hongxia(2019), progetto che prende il nome dal quartiere omonimo di Pechino.

La video opera “Hongxia” descrive possibili futuri scenari di un quartiere dal passato industriale, luogo dove oggi Cao Fei vive e lavora.

Il nucleo di opere relative a HX oltre al film Nova, da cui prende il nome la rassegna stessa, comprende diversi materiali di ricerca: una selezione di fotografie, un documentario, un libro d’artista e l’installazione The Eternal Wave (2020).

Quest’ultima rappresenta un viaggio immaginario, che parte da un luogo fisico, la cucina dell’artista e poi porta lo spettatore ad una dimensione virtuale che attraversa i confini dello spazio e del tempo.

Hongxia theatre

Supernova di Cao Fei: Le opere

Il percorso prosegue con la presentazione di tre fra i più eccezionali lavori di Cao Fei sul tema della città contemporanea: RMB City (2007) Haze and Fog (2013), La Town (2014) fino alla più recente Isle of Instability (2020).

Quest’ultima, commissionata da Audemars Piguet, riflette i momenti e i pensieri dell’artista durante il periodo di  lockdown, enfatizzando la sensazione di instabilità.

Cao Fei, Isle of Instability (2020). Courtesy MAXXI, Roma

RMB City rappresenta l’esordio di Cao Fei sulla piattaforma digitale Second Life. Un vero e proprio mondo virtuale a cui si accede attraverso un avatar. RMB City, la città immaginaria realizzata dall’avatar China Tracy, è un ritratto ironico e arguto delle metropoli della Cina contemporanea.

Haze and Fog, invece, è ambientata in una Pechino cupa e immersa in una fitta nebbia, che vuole rappresentare sia l’inquinamento fisico sia l’appannarsi della mente.

Altro capolavoro ispirato al linguaggio del cinema è La Town, film che narra la storia di una città mitologica, distrutta e devastata da avvenimenti catastrofici.

Opera centrale nella recente produzione dell’artista troviamo Asia One. Un racconto fantascientifico che ci proietta nella Cina contemporanea e fa riflettere sul presente e su ciò che ci attende nel futuro. Il film Asia One, realizzato da Cao Fei nel 2018, è stato presentato per la prima volta al Guggenheim Museum di New York.

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