Take it Down togli quel video
Attualità,  News

Take it Down togli quel video marzo 2023

Take it Down togli quel video è il nome di una piattaforma web che fornisce ai naviganti minorenni una soluzione pratica e comoda per contrastare la pirateria sessuale, dalla diffusione senza autorizzazione di contenuti sessualmente espliciti ai reati contestualmente connessi come il ricatto sessuale (sextortion).

Take it Down togli quel video

L’iniziativa è stata cofinanziata dal gruppo Meta che ha già implementato la soluzione del prodotto dei tecnici di NCMEC (acronimo per National Center for Missing and Exploited Children) sui servizi Facebook e Instagram. La nuova funzionalità non è però applicabile a Whatsapp in quanto sistema di comunicazione crittografata.

Sebbene la notizia di questo upgrade in tema di cybersicurezza sia stata diffusa da Meta un mese fa non se n’è fatto un gran parlare. In realtà essa costituisce un passo avanti notevole nella lotta contro i crimini sessuali online e fa il paio con l’iniziativa StopNCII, riservata agli utenti adulti e attiva già dal 2021.

Come funziona l’hash “l’impronta digitale” dell’immagine.

Il meccanismo di funzionamento di Take it Down togli quel video  è quasi identico a quello di Stop Non Consensual Intimacy Image. A ciascun immagine/video viene assegnato un codice univoco detto hash, generato da un algoritmo. Questi, è in grado di applicarlo anche a tutte le copie del file in questione. Pertanto è noto anche come footprint dell’immagine-file.

L’hash viene dunque condiviso con tutte le società partecipanti. Nello specifico i partner di settore per StopNCII sono Facebook, Instagram, TikTok, Bumble, Reddit, OnlyFans. Take it Down annovera tra i suoi partner oltre a Fb e Insta le piattaforme del gruppo MindGeek. Cioè a dire, Yubo, OnlyFans e PornHub, piattaforma finita al centro di ripetuti scandali, come racontato anche dal documentario disponibile su Netflix.

Inoltre, il sito elenca anche TikTok nella lista delle companies partner di progetto mentre per La Repubblica la piattaforma cinese non si è unita all’iniziativa.

L’iniziativa dunque è in mano agli utenti. Tramite il sito è possibile “caricare” anonimamente l’immagine incriminata, della quale verrà prodotto un hash.

Non si tratta però di un vero upload in quanto il file rimane nel dispositivo da cui viene selezionato. Solamente questo numero identificativo verrà inoltrato da Take it Down togli quel video al NCMEC e consequenzialmente alle compagnie che aderiscono al progetto, per garantire una completa privacy dell’utente.

Si tratta dunque di un servizio che permette di scandagliare i risultati dell’hashing attraverso le varie piattaforme aderenti e relativi websites archivi inclusi. Se da questa scansione emerge che materiale corrispondente all’hash segnalato è presente nei siti partner si adottano conseguentemente misure per limitarne la diffusione o oscurarne la visibilità.

Leggi anche:

Internet Archive in causa

Google, l’Antitrust apre un’istruttoria per abuso di posizione dominante sui dati

Enciclopedia della moda 2023: da oggi disponibile la nuova edizione

Editor: Giulio Montagner

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!