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Spettacolo,  Opera

Tancredi di Gioacchino Rossini (1792-1868): trama e scheda dell’opera

melodramma eroico in due atti di Gioacchino Rossini su libretto di Gaetano Rossi, dal Tancrède di Voltaire

 l’opera di Gioacchino Rossini: trama e scheda dell’opera

Tancredi di Gioacchino Rossini. Continua dunque l’impegno sull’opera della rete di Rai Cultura (vedi), che ci dà appuntamento con un altro titolo, alle ore 10. L’edizione è firmata da Pierluigi Pizzi, con la direzione musicale di Bruno Bartoletti.

Interpreti: Dalmacio Gonzalez, Gianna Rolandi, Lucia Valentini, Roberto Scandiuzzi. Diretta su Rai 5 (canale 23) e Raiplay.

Non perderti stasera Il Barbiere di Siviglia di Rossini, dal Teatro Regio di Torino (vedi)!

Tancredi di Gioacchino Rossini scheda dell’opera

Tancredi venne composto alla villa Pliniana sul lago di Como, e come altre opere rossiniane occupò il musicista per un tempo brevissimo (tre mesi e mezzo o addirittura tre giorni secondo la tradizione).
Una nuova versione, con finale tragico anziché lieto, andò in scena al Teatro comunale di Ferrara il 21 marzo 1813 con Marco Bordogni. I versi del nuovo finale furono scritti dal conte Luigi Lechi. Per l’occasione Rossini apportò alcuni cambiamenti al piano originario dell’opera, spostando, sopprimendo o sostituendo alcuni Numeri, ma il pubblico non gradì il nuovo finale.

Infine, il 18 dicembre dello stesso anno,

Infine, il 18 dicembre dello stesso anno, l’opera fu rappresentata per l’inaugurazione del Teatro Re di Milano, in una terza e definitiva versione, nella quale Rossini ripristinò il lieto fine e inserì tre nuovi pezzi. In questa forma l’opera divenne per un certo periodo una delle più popolari, rappresentata in tutti i teatri d’Italia. Stendhal la considerava l’opera migliore di Rossini.

Verso la metà dell’Ottocento, con l’affermarsi di un nuovo gusto, Tancredi scomparve quasi completamente dalle scene. Sopravvisse solo la cabaletta “Di tanti palpiti”, anche nella forma della parafrasi o della variazione strumentale.

A partire da una storica ripresa al Maggio Musicale Fiorentino nel 1952, Tancredi è gradualmente tornata ad affacciarsi sui più prestigiosi palcoscenici operistici e oggi è considerata tra i lavori più ispirati ed equilibrati del Rossini serio.

Il manoscritto è conservato presso il Museo Teatrale alla Scala di Milano.

è un melodramma eroico in due atti di Gioacchino Rossini (1792-1868) su libretto di Gaetano Rossi, dal Tancrède di Voltaire. Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 6 febbraio 1813.

Personaggi:

  • Argirio (tenore);
  • Amenaide (soprano);
  • Tancredi (contralto);
  • Orbazzano (basso);
  • Isaura (soprano);
  • Roggiero (contralto/tenore);
  • nobili e cavalieri, scudieri, popolo, saraceni.

tancredi rossini

 

Venezia aveva ospitato il debutto di Rossini nel 1810

Venezia aveva ospitato il debutto di Rossini nel 1810 con La cambiale di matrimonio; la città lagunare accolse gran parte della prima produzione rossiniana, nonché  la prima grande affermazione del giovane compositore nell’ambito dell’opera seria: Tancredi. Il soggetto dell’opera viene dal Tancrède di Voltaire, il cui teatro spesso è stato fonte di soggetti melodrammatici. Come ogni tragedia che si rispetti, Tancrède terminava con un finale tragico, che venne poi mutato in lieto. Del testo di Voltaire, nel libretto di Rossi rimane ben poco.

Stendhal, il sommo scrittore, nella sua Vie de Rossini parlò di Tancredi come l’opera nella quale il compositore raggiunge la perfetta fusione tra melodia italiana e armonia tedesca.

La trama  di Rossini

Siamo a Siracusa, intorno all’anno 1000 e la città vive le dure lotte tra saraceni e bizantini. Inoltre, è dilaniata dalle lotte intestine tra le famiglie di Argirio e Orbazzano. Il nobile  ama Amenaide, figlia di Argirio, ma viene esiliato dalla città perché ritenuto fedele a Bisanzio.

Amenaide è il fulcro di un turbine di amore, lotta e potere, come spesso accade. Innamorata e amata da Tancredi, viene chiesta in sposa da Solamir, condottiero saraceno, in cambio della pace. Se non che Argirio (padre) vorrebbe darla in sposa a Orbazzano, per porre fine alla faida tra famiglie.

Rientra dunque a Siracusa di nascosto e Amenaide rifiuta di sposare Orbazzano

Rientra dunque a Siracusa di nascosto e Amenaide rifiuta di sposare Orbazzano. Convinti che la ragazza non voglia sposarsi perché in combutta con Solamir, i siracusani la arrestano. Il senato al condanna a morte e Argirio è combattuto tra la ragion di stato (sua figlia traditrice) e l’amore di padre. Tancredi allora accorre a liberarla, uccidendo in duello Orbazzano. Poi, si schiera al fianco di Argirio e guida i siracusani in guerra contro Salamir e i saraceni, uscendone vittorioso

 

Conclusioni Tancredi di Gioacchino Rossini (1792-1868): trama e scheda dell’opera

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