Dizionario Arte

Tate, Henry

Magnate inglese dello zucchero (inventore della zolletta) e collezionista d’arte. Nel 1890 donò alla nazione la sua collezione, che consisteva soprattutto in opere di contemporanei vittoriani, a condizione che il governo trovasse un luogo adatto per esporle. In seguito a numerose controversie, la Tate Gallery aprì a Millbank, sulla riva del Tamigi, nel 1897, nel luogo prima occupato da una parte della prigione di Millbank. L’edificio è una comune struttura classica progettata da Sidney R.J. Smith, un architetto praticamente sconosciuto.

Ai tempi dell’inaugurazione, la Tate non era la galleria indipendente che il suo fondatore si aspettava. Era subordinata alla National Gallery ed esponeva solo arte inglese recente (il suo nome ufficiale era National Gallery of British Art, nonostante ci si riferisse sempre come Tate Gallery sin dall’inizio, nome formalizzato nel 1932). Iniziò a essere considerata più seriamente nel 1910 quando acquisì una collezione di opere di Alfred Stevens e un’ala fu dedicata ai dipinti abbandonati nello studio di Turner dopo la sua morte, precedentemente custoditi (ma non esposti) alla National Gallery. Nel 1916 la Tate ricevette la responsabilità aggiuntiva di formare la collezione nazionale di arte moderna. Non fu che nel 1954, tuttavia, che divenne totalmente indipendente dalla National Gallery (anche se ancora oggi si effettuano scambi tra le due istituzioni). Ci furono diverse estensioni dell’edificio (alcune pagate da Joseph Duveen) e nel 1987 fu inaugurata una nuova galleria -la Clore Gallery, che deve il nome a Sir Charles Core (1904-1979), uomo d’affari e filantropo, uno dei maggiori benefattori della Tate -per ospitare le opere di Turner, tra cui non solo i dipinti a olio già presenti, ma anche acquarelli e disegni precedentemente ospitati dal British Museum.

Nel 1988 fu inaugurata un’altra sede della Tate Gallery a Liverpool e un’altra ancora a St Ives. La nascita di queste sedi separate mostrava non solo il desiderio di condividere la collezione a livello nazionale, ma anche il fatto che la galleria di Londra era cresciuta a dismisura. Nel 1994 l’amministrazione della Tate annunciò la volontà di creare un nuovo museo per ospitare la collezione di arte moderna nell’edificio dismesso della Power Station di Bankside, un enorme edificio di una bellezza severa che occupava una posizione di spicco sulla riva del Tamigi, proprio dal lato opposto alla cattedrale di St Paul. L’edificio era stato progettato da Gilbert Scott e costruito nel 1947-63; la conversione museale venne seguita dagli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron. Il nuovo museo aprì al pubblico nel 2000 con il nome di Tate Modern e nel giro di poco tempo divenne un polo di attrazione molto forte. L’originaria Tate Gallery di Millbank è oggi conosciuta come Tate Britain ed è tornata alla prima funzione di National Gallery of British Art. La sede ospita la più completa collezione di pittura inglese dal XVI secolo in poi, ma per quanto riguarda la scultura tratta opere solo a partire dal XIX secolo, poiché il Victoria & Albert Museum possiede la collezione di sculture delle epoche precedenti. Le opere inglesi di arte moderna si trovano sia alla Tate Britain che alla Tate Modern e a volte vengono trasferite da un museo all’altro.

Nascita: Chorley 1819; Morte: Londra 1899

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