Tatlin Vladimir
Dizionario Arte

Tatlin, Vladimir.PITTORE RUSSO, DISEGNATORE,CREATORE

Tatlin, Vladimir. Pittore russo, disegnatore, creatore di costruzioni astratte, fondatore del costruttivismo. Prese la via del mare all’età di diciotto anni e fino al 1914 si divise tra l’attività di commerciante marittimo e la pittura; molti dei suoi primi dipinti sono di soggetti marittimi, tra cui l’autoritratto Il marinaio (1911-12, Museo Russo, San Pietroburgo).

Dal 1910 espose le sue opere a diverse mostre d’avanguardia in Russia e lavorò a stretto contatto con Goncõarova e Larionov, che lo conosceva fin da ragazzo. Nel 1914 Tatlin visitò Parigi e Berlino. Frequentò lo studio di Picasso e al suo ritorno in Russia cominciò a produrre ‘rilievi’ e ‘controrilievi’ ispirati agli esperimenti scultorei di Picasso.

Di queste opere rivoluzionarie pochissime sono sopravvissute e sono conosciute soprattutto grazie alle fotografie; erano costruite con diversi materiali -latta, vetro, legno, gesso e così via.

In seguito alla rivoluzione di ottobre del 1917

In seguito alla rivoluzione di ottobre del 1917, le costruzioni di Tatlin, Vladimir fatte di “materiali reali in spazi reali” risultarono affini alla nuova ‘cultura dei materiali’, per questo promosse  un’accorata campagna per l’arte di orientamento sociale, dichiarando: “Gli eventi del 1917 in campo sociale erano già stati espressi dall’arte nel 1914, quando materiale, volume e costruzione furono riconosciuti come le sue basi”.

Nel 1919 realizzò il monumento per la Terza Internazionale (l’organizzazione creata del bolscevichi per coordinare le attività dei movimenti comunisti in tutto il mondo). L’enorme monumento in ferro e vetro -in forma di una torre inclinata avvolta da una spirale traforata -avrebbe dovuto essere collocato nel centro di Mosca. Il progetto era tanto funzionale quanto simbolico, dato che avrebbe ospitato diversi uffici del governo rivoluzionario e prevedeva alcune caratteristiche quali un immenso proiettore per riflettere immagini di propaganda sulle nuvole.

Tatlin lo descrisse come “un’unione di forme puramente plastiche (pittura, scultura e architettura) per uno scopo utilitario”. Esposero un modello nel dicembre del 1920 all’ottavo congresso sovietico. Il progetto, condannato da Gabo che lo giudicò impraticabile, non vide mai la luce (di dimensioni molto più grandi della Tour Eiffel), ma fu riconosciuto come un importante simbolo del costruttivismo sovietico (il modello originale andò perduto, ma esiste una ricostruzione al Moderna Museet di Stoccolma).

Il monumento rappresentò il culmine

Il monumento rappresentò il culmine della carriera artistica di Tatlin Wladimir e il periodo successivo registra un declino.  Attivo come insegnante e amministratore e si dedicò soprattutto alle arti applicate, disegnando mobili, tute da lavoro e così via. Nei tardi anni Venti e nei primi anni Trenta, dedicò le proprie energie alla progettazione di un aliante, che chiamò Letalin (un misto del suo nome e della parola russa ‘volare’).

Dal 1930 circa la sua attività principale fu quella di scenografo teatrale e i suoi ultimi anni trascorsero nell’ombra e nella solitudine. Nel 1948 il governo sovietico, richiedendo il realismo socialista nelle arti, lo dichiarò ‘nemico del popolo’.

Nascita: Kharkov 1885; Morte: Mosca 1953

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