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Tel Aviv Fashion Week: è stata una sfilata gay a chiudere la passerella

Si è conclusa con un gioioso inno alla libertà sessuale, la prima edizione della Settimana della Moda israeliana

Mai vista, neanche su palcoscenici ben più all’avanguardia di quelli di Tel Aviv, una sfilata che inneggia in modo così disinvolto alla libertà sessuale. L’ultimo giorno della Settimana della Moda israeliana si è chiusa all’insegna di un’allegra parata di nomi famosi: gay dichiarati, eterosessuali, drag queen, transessuali, attori, stilisti ed ex top model, celebrità televisive e  campioni sportivi. Ha sfilato persino Judy Nir Mozes, moglie del vice-premier di Israele, Silvan Shalom.

“La sfilata-evento, organizzata dalla Israel Gay Youth, l’associazione della gioventù omosessuale, ha sorpreso solo i giornalisti stranieri che non si aspettavano tanta ‘apertura’ di vedute in questa città – si legge in un lancio dell’Ansa -. Invece Tel Aviv sembra vivere senza troppe tensioni tutti gli aspetti della modernità”.

“Il messaggio che emerge dalla fashion week di Tel Aviv – ha spiegato il sindaco Ron Huldai – assomiglia alla città: innovativa, audace, inaspettata, che rompe con le convenzioni”. Ad aprire la passerella è  stata Stella, famosa cantante dalle forme oversize e dopo di lei hanno sfilato una quarantina di nomi noti nel paese, compresa la nota drag queen, K-Long, stilista uscita dallo Shenkar College, scuola di moda che rappresenta un punto di merito per il fashion system israeliano.

Atmosfera, quindi,  di grande allegria  e con un obiettivo educativo per la sfilata conclusiva (a pagamento, per scopi benefici) di una moda che sta muovendo i suoi primi passi.

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