Dizionario Arte

tempera

Termine usato originariamente per ogni tipo di pittura nella quale il pigmento è dissolto in acqua e mischiato (temperato) con gomme organiche o colla; oggi l’uso è generalmente limitato alla forma più comune del mezzo -la tempera a uovo. L’uovo è stato usato per la tempera sin dall’antichità e rimane il mezzo principale per le *icone prodotte per le chiese ortodosse greche e russe. Tuttavia la tempera viene associata soprattutto all’arte europea dall’inizio del XIII secolo fino alla fine del XV: fu la tecnica standard per dipingere le tavole di quel periodo, finché non fu surclassata dalla tecnica a olio. Una dettagliata descrizione della tecnica praticata dai pittori italiani del tempo è riportata nel trattato di Cennino Cennini, scritto nel 1400 circa. Secondo Cennini (e più tardi Vasari), viene usato solo il tuorlo dell’uovo, ma alcune analisi scientifiche dei dipinti suggeriscono che in alcuni casi sia stato usato solo l’albume o tuorlo e albume combinati. Il giallo dell’uovo influiva leggermente sul colore, anche se Cennini affermava che le galline di città producevano ottimi tuorli chiarissimi e aggiungeva che i tuorli più scuri servivano per rendere l’incarnato dei "personaggi più anziani o di quelli di carnagione più scura". I tuorli chiari sono preferiti ancora oggi.
La pittura a tempera è una tecnica impegnativa. A differenza della pittura a olio, nella tempera ogni colore o tonalità deve essere preventivamente mischiata, poiché non può essere miscelata direttamente sulla superficie pittorica. La varietà e la raffinatezza ottenuta da pittori dotati dipende da un lento processo di preparazione, nel quale ogni strato -sfondo, strato preparatorio e strati successivi di pittura semi-trasparente -ha un effetto calcolato su quello successivo. La tempera ha più luminosità e profondità rispetto all’ affresco, ma la gamma di colori e toni è limitata e non può raggiungere l’imitazione di effetti naturali ottenibili con la pittura a olio. Tra il XV e il XVI secolo era molto diffusa la pratica di realizzare dipinti eseguiti con entrambe le tecniche, usando la tempera come strato preparatorio ad asciugatura rapida, sul quale venivano applicate *macchie di olio. Successivamente la tempera fu dimenticata per secoli, fino al rinnovato interesse nel XIX secolo, stimolato dalla riscoperta del trattato di Cennini. Restauratori, contraffattori e anche alcuni artisti iniziarono a sperimentare con questa tecnica e certamente alcuni artisti del XX secolo la favorirono, per esempio gli americani Cadmus, Tooker e Wyeth.

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