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Tennis italiano: bilancio di un 2021 che infonde ottimismo per il futuro

Il 2021 del tennis italiano: tra successi e rimpianti

Il tennis italiano traccia un bilancio del 2021 molto positivo. L’anno che sta per concludersi è stato per lo sport italiano un momento cruciale per la rinascita del Paese. In tutte le discipline sportive, gli atleti azzurri hanno portato alto l’onore nazionale dopo i lunghi mesi difficili delle chiusure a causa del Covid. Una lente d’ingrandimento la merita senza dubbio il tennis. Da qualche anno, infatti, sulla scena internazionale sono comparsi quattro giovani potenziali talenti. Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti hanno aperto la strada ad una generazione che tutti si augurino possa portare presto titoli importanti nel Belpaese. Tuttavia, alcuni, sostengono che già quest’anno si poteva fare molto di più come in Coppa Davis.

Matteo Berrettini: tra infortuni e l’impresa sfiorata di Wimbledon

Il primo giocatore di questa nuova generazione è senza dubbio Matteo Berrettini. Il tennista romano ha vissuto un’annata piuttosto in chiaroscuro. Se nella prima parte dell’anno ha raggiunto dei buoni risultati, nella seconda purtroppo gli infortuni hanno condizionato l’annata. Dopo il secondo posto storico a Wimbledon (nessun italiano finor aera mai riuscito ad accedere in finale), arrivano i guai. Berrettini ha dovuto dare forfait alle Olimpiadi di Tokyo a causa di uno stiramento muscolare. Sembrava che le sventure passassero definitivamente, ma ecco che alle ATP Finals di Torino un nuovo infortunio contro Zverev lo costringe a lasciare il torneo ed anche la Coppa Davis.

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Matteo Berrettini nel 2021 è entrato definitivamente fra i grandi con l’impresa sfiorata a Wimbledon

Jannik Sinner: da riserva a protagonista alle Finals di Torino

L’altro tennista su cui gli appassionati italiani ripongono molte speranze è Jannik Sinner. L’altoatesino ha vissuto l’annata al contrario di Berrettini. Nella prima parte ha collezionato pochi successi (un ATP 250 in Australia) e anche qualche delusione (la finale dei Masters 1000 persa contro Hurkacz). Questo periodo di scarsi successi lo porta a rinunciare (fra molte polemiche) all’Olimpiade per riprendere la forma fisica. Nulla di grave, alla fine. Negli ultimi mesi, infatti, torna alla vittoria vincendo l’ATP 500 di Washington. Sfiora la qualificazione diretta alle Finals di Torino agli Open di Parigi-Bercy.

Ci va comunque come prima riserva e sostituisce Berrettini dopo l’infortunio. Contro ogni aspettativa, sconfigge l’amico Hurkacz all’esordio e si arrende a Medvedev solo dopo una strenua battaglia. Sinner prende il posto del tennista romano anche alla Coppa Davis, dove dimostra grande prova di coraggio. In ogni caso, il 10° posto nel ranking non è avvenuto per caso (ed ha appena 20 anni). Per il giovane tennista di Sesto Pusteria il futuro appare interessante.

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Jannik Sinner è stata la seconda rivelazione del 2021 dopo Berrettini

I due Lorenzo: Sonego l’amletico, Musetti l’esuberante

Infine, uno sguardo sui due Lorenzo. Sonego è migliorato nel corso dell’anno, pur non brillando come gli altri due connazionali. Al tennista torinese, attualmente 27° nel ranking mondiale, manca forse un pizzico di fiducia in più per tentare di ambire a posizioni più alte. Nell’ultima edizione della Coppa Davis contro la Croazia, infatti, L’unica vittoria di quest’anno è stata infatti il Sardegna Open 250, in cui ha battuto Laslo Dere. L’altro Lorenzo, Musetti ovviamente, pecca di esperienza ma non di entusiasmo. Già con un Grande Slam juniores alle spalle, deve farsi comunque le ossa ancora. Tuttavia, non ha mancato di stupire quest’anno. Agli ottavi del Roland Garros contro Djokovic ha messo in dura difficoltà il n.1 al mondo. Probabilmente, se non fosse stato per un dolore alla schiena che lo ha costretto al ritiro, probabilmente poteva vincere il match.

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In alto: Lorenzo Sonego. In basso: Lorenzo Musetti. Pur essendo bravi, non sono ancora a livello di Berrettini e Sinner.

In sostanza, l’italtennis ha una generazione già precoce come nel caso di Sinner e Berrettini. Manca forse l’esperienza, che con il continuo confronto con campioni ormai affermati (Djokovic) e in ascesa (Medvedev, Zverev, Rublev, Ruud ecc) potrà fortificarsi e regalare importanti soddisfazioni agli appassionati italiani. In altre parole, il 2021 è il punto di partenza per un futuro brillante.

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