Terza dose dopo 5 mesi
Attualità

Terza dose 5 mesi dopo anziché 6: ipotesi sempre più reale

L’ipotesi di accorciare i tempi per la terza dose da 6 a 5 mesi: ci sono controindicazioni

Terza dose dopo 5 mesi anziché 6, gli esperti sembrano favorevoli. L’ultima parola spetta però agli esperti del Comitato Scientifico, poi servirà organizzare la campagna vaccinale secondo le nuove tempistiche.

terza dose, Dose booster dopo 5 mesi

La situazione pandemica in Italia peggiora continuamente, ieri i casi erano più 11.500. Per far fronte alla situazione, ed evitare ritardi che sarebbero pericolosi, si è deciso di anticipare la somministrazione della terza di 10 giorni. La campagna vaccinale per la terza dose over 40 partirà domani. La politica inoltre sta pensando ulteriori strategie per ridurre il numero di contagi: l’obbligo vaccinale e la somministrazione della terza dose dopo 5 mesi anziché dopo 6.

Antonella Viola, “solo vantaggi bisogna allargare a tutti”

In Austria, dove la situazione è drammatica, terza dose potrà essere somministrata già dopo 4 mesi.

L’esperta Antonella Viola, riferendosi alla possibilità di ridurre il tempo di attesa per la somministrazione della terza dose ha affermato:

Sicuramente non pone alcun problema . Anche per persone che avessero anticorpi ancora “alti”, incontrare il virus per via naturale avrebbe lo stesso effetto di “richiamo” del booster. Ci sono virus che incontriamo di continuo nella nostra vita e che stimolano costantemente il sistema immunitario.

La terza dose agisce nello stesso modo. Non è un pericolo. Sono più a rischio quelle persone, e non sono poche, che hanno superato i sei mesi dalla seconda dose, ad esempio sanitari o insegnanti che sono stati vaccinati per primi e hanno meno di 40 anni, quindi attualmente sono esclusi dalla terza dose. Bisognerebbe somministrare i richiami con flessibilità:

cinque o sei mesi non cambia, ma dovremmo aprire a tutte le età per arrivare a comprendere anche chi è stato vaccinato all’inizio».

Il Paese che ha dimostrato l’importanza di somministrare la terza dose è Israele, primo in Occidente ad aver iniziato la campagna vaccinale quasi un anno fa. Gli effetti sulla loro campagna vaccinale, hanno riportato che la terza dose riacquista protezione maggiore, in alcuni casi raggiunge una copertura  fino a 10 mesi.

Quanto cala l’efficacia vaccinale

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa anticipa all’Ansa ha affermato:

Se le evidenze scientifiche ci diranno che è meglio anticipare di un mese, noi ci faremo trovare pronti. Dobbiamo attendere con fiducia le indicazioni che la nostra comunità scientifica ci darà. Il problema non è tanto medico quanto burocratico, anche perché si tratterebbe di avere subito a disposizione le dosi di vaccino e i siti dove somministrarle. 

Secondo il report esteso di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che completa il monitoraggio settimanale, la protezione determinata dal vaccino anti-Covid per i vaccinati da più di 6 mesi cala dal 95% all’82%. «Dopo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale — afferma l’Iss — si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi di positività in corrispondenza di tutte le fasce di età».

Si tratta di una media: la protezione vaccinale inizia a calare gradualmente anche prima dei sei mesi e allo scadere del sesto mese, raggiunge valori di efficacia differenti a seconda dei vaccini e degli studi che li hanno valutati. Per AstraZeneca si va da un calo di efficacia (su infezioni sintomatiche) a 6 mesi valutato tra il 44% e il 47,3%, per Pfizer dal 41% al 69,7%, per Moderna dal 58% al 72%.

Leggi anche:

Terza dose del vaccino anti Covid: come funziona? Ecco tutte le risposte

Terza dose over 40 da dicembre: ecco come funziona

Terza dose in farmacia in Lombardia, disponibili da oggi

 

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!