Terza dose vaccino anti Covid
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Terza dose del vaccino anti Covid: come funziona? Ecco tutte le risposte

In Italia sono state somministrate finora 88.924.377 dosi di vaccino, cioè l’89,1% del totale di quelle consegnate. Le persone che hanno avuto almeno una dose sono l’86,10% della popolazione over 12, mentre quelle che hanno completato il ciclo vaccinale sono l’82,29% della popolazione over 12. Siamo tra i Paesi con la quota più alta e tuttavia la discussione ormai si sta spostando sulla fatidica terza dose.

Sebbene ci siano persone che ancora si rifiutano di ricevere la prima dose, la terza è già realtà; le persone che hanno ricevuto la terza dose addizionale, infatti, sono 242mila persone il 27.6% degli aventi diritto. Mentre sono più di 1,4 milioni (il  38,4% degli aventi diritto) ad aver ricevuto la dose booster. Ma quali sono le differenze tra queste due “terze dosi”? A chi tocca ora? E’ vero che a tendere dovremo tutti fare una terza dose booster? Vediamo le risposte a queste domande.

Terza dose addizionale VS terza dose booster

  • Dose addizionale: dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria in condizione di immuno deppressione clinicamente rilevante. Quindi va fatta a chi, per la debolezza del proprio sistema immunitario, ha bisogno di una dose aggiuntiva per “scatenare” la risposta immunitaria. E la somministrazione avviene a stretto giro di posta, circa 28 giorni, dalla seconda.
  • Dose booster (di richiamo):  da somministrare dopo almeno sei mesi dall’ultima dose; “somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale

A chi spetta la terza dose del Vaccino anti Covid?

Al momento la dose addizionale spetta a chi è immunocompromesso:

  • chi ha ricevuto un trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
  • chi ha avuto un trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro due anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
  • chi è in attesa di trapianto;
  • chi ha una patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
  • chi ha immunodeficienze primitive;
  • chi invece ha immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico;
  • chi è in dialisi;
  • chi ha una pregressa splenectomia;
  • chi ha sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) con conta dei linfociti.
Terza dose anti Covid
Entro l’anno si procederà con la terza dose per anziani e personale sanitario, poi da gennaio il resto della popolazione, scaglionato in base a quando ha ricevuto la prima e la seconda somministrazione

La terza dose booster la fermo tutti?

Pierpaolo Sileri ha affermato:

Entro l’anno si procederà con la terza dose per anziani e personale sanitario, poi da gennaio il resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose. L’AIFA può accelerare questo percorso, ma è auspicabile una scelta condivisa di tutta Europa: c’è un boom di contagi in alcuni paesi europei, anche se possono sembrare paesi lontani, il rischio c’è anche per noi, perché con l’aumento dei casi aumenta il rischio che si diffondano nuove varianti.

Seconda dose vaccino anti Covid per chi ha fatto Johnson&Johnson

Vaccino Covid, priorità a chi deve fare la seconda dose di Johnson&Johnson, ad affermarlo è stato Pierpaolo Sileri:

ci sarà una priorità per coloro che hanno fatto il vaccino J&J e che dovranno fare la seconda dose. Per quanto riguarda la terza dose al resto della popolazione, ovviamente la priorità sarà legata alla data di somministrazione della seconda dose

Terza dose vaccino anti Covid per chi ha fatto Astrazeneca

L’ex capo della Protezione civile e consulente della Regione Lombardia per la campagna vaccinale Guido Bertolaso ha affermato:

Stiamo per pubblicare uno studio di Giovanni Corrao, professore di Statistica medica all’università Bicocca di Milano, da cui emerge che l’immunità nei vaccinati con AstraZeneca cala più rapidamente rispetto a quella nei pazienti protetti con Pfizer o Moderna. In base a questi dati dico agli over 60 che hanno ricevuto AstraZeneca di sbrigarsi con la terza dose, se sono già trascorsi 6 mesi dall’ultima iniezione. E vanno coinvolti anche gli under 60 e gli insegnanti immunizzati con questo farmaco. Mi auguro che il ministero della Salute ci autorizzi a farlo presto. Le terze dosi si fanno con Pfizer non perché AstraZeneca non sia sicuro, ma perché Pfizer garantisce una copertura più elevata e duratura”

Terza dose vaccino anti Covid: ecco perché è così importante

Sergio Abrignani, immunologo dell’università di Milano e membro del Comitato tecnico scientifico, in un’intervista a Repubblica, spiega:

Non c’è nulla di strano nella terza dose. La maggior parte dei vaccini che conosciamo prevedono tre dosi.

Recenti studi inoltre, evidenziano che dopo il sesto mese dal completamento del ciclo vaccinale, la produzione anticorpale anti-SARS-CoV-2 si riduce.Questo non significa che non vi sia risposta in caso di infezione, ma che la protezione dei soggetti vaccinati, aventi solo 2 dosi di Pfizer dell’80% vaccino, e del 95% dopo tre dosi. Questo ha fatto decidere di programmare poi la terza dose negli altri soggetti a rischio e poi, a tutta la popolazione.

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