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Testimonianza del Caso Genovese, Non è l’Arena: chi sono le due ragazze?

Testimonianza del Caso Genovese, Non è l’Arena: le dichiarazioni delle due ragazze a volto scoperto

Testimonianza del Caso Genovese: ecco le dichiarazioni delle due ragazze già ospiti della trasmissione di Massimo Giletti in onda su La7. Questa volta decidono di apparire a volto scoperto.

A quali fatti si riferisce questa testimonianza del Caso Genovese?

Alberto Genovese era solito organizzare feste e party in centro a Milano, nella sua casa ribattezzata Terrazzo Sentimento. A queste feste, partecipano molte ragazze.

La notte tra del 10 ottobre 2020 (in pieno periodo Covid), Genovese ha drogato, stuprato e ripreso con una telecamere una ragazza di 18 anni. Questo episodio è andato avanti per ore e ore finché la ragazza non è riuscita a scappare e ha denunciato l’uomo.

Nel corso della festa la polizia riceve più chiamate da parte degli inquilini per rumori, schiamazzi e la musica ad alto volume che arriva dal superattico al sesto piano. Tra questi, a chiamare c’è Roberto Bolle, l’étoile della Scala che abita al quinto piano dello stabile in Piazza Santa Maria Beltrade con vista Duomo.

Le due ragazze avevano già dato la loro testimonianza sul Caso Genovese senza apparire

Le due ragazze, difese dall’avvocato Ivano Chiesa, avevano spiegato i motivi di queste dichiarazioni tardive. Avevano detto di essersi decise a presentarsi solo a dicembre agli inquirenti dopo aver appreso della prima violenza denunciata immediatamente dalla vittima. Non si erano rese conto di ciò che fosse successo.

La prima ragazza aveva raccontato di aver sospettato di aver subito violenza per via dei forti dolori che provava. I video delle 19 telecamere di sorveglianza dell’attico e superattico con piscina a due passi dal Duomo, sequestrati dalla polizia guidata da Marco Calì, confermano le violenze selvagge. Anche l’altra ragazza di 22 anni, studentessa, aveva denunciato di aver subito violenza al pm Rosaria Stagnaro e all’aggiunto Letizia Mannella.

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Testimonianza del Caso Genovese, stavolta le due ragazze escono allo scoperto

Le due giovani hanno dichiarato di essere state abusate durante un festino a Terrazzo Sentimento. Martina Facchini e Ylenia Demeo, entrambe difese dall’avvocato Ivano Chiesa, hanno deciso di uscire pubblicamente allo scoperto per rispondere alle critiche e alle accuse di essere delle escort. Erano già state intervistate riguardo l’argomento, tuttavia senza mai farsi riprendere in volto. Ylenia ha 20 anni e fa la modella mentre Martina ne ha 22 e studia allo Ied.

Si aggiungono nuovi particolari alla vicenda grazie all’importantissima testimonianza delle due ragazze. Le dichiarazioni di Ylenia:

Alberto Genovese un mostro lo diventava. Di base era bravissimo, buffo, intelligente, ti prendeva con la testa. Poi si trasformava quando non dormiva due, tre giorni, strafatto di cocaina.

Si incupiva e delirava. A ottobre poco prima che succedesse il casino che poi ha scatenato tutto il caso, io subisco la vicenda che ricordo. Ho solo dei flash, ma sono dei flash più lunghi. Ricordo il dolore che provavo e adesso che ne riparlo è come se lo risentissi

La mia agenzia ha perso fiducia in me proprio perché quando stavo con lui non rispondevo al telefono e ho tralasciato tantissime opportunità. Davo retta a lui che mi diceva che la donna non deve andare all’università e non deve lavorare

Sarebbero state queste le parole di genovese riportate anche da Martina

Anche con me faceva certi discorsi, che la donna è stupida e anche se è intelligente non si deve applicare e non deve lavorare. Tu a 24 anni ti trovi uno che ti mantiene, a 27 fai una famiglia, così hai il futuro garantito, perché una donna a 27 anni è da buttare

 

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