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The Believer: tra antisemitismo e appartenenza ebraica

The Believer, il film sull’antisemitismo e l’appartenenza alla religione ebraica, va in onda oggi su Rai 5

Oggi, 23 febbraio, su Rai 5 andrà in onda The Believer, una pellicola di particolare forza emotiva che si incentra sulla figura dell’ebreo che odia sé stesso. Protagonista è un giovanissimo Ryan Gosling, alla sua terza prova cinematografica, diretto da Henry Bean, presente nel film anche in veste di attore.

The Believer: tra antisemitismo ed ebraismo

Il protagonista è Daniel “Danny” Balint, un giovane skinhead neonazista. Dopo aver picchiato un ebreo, va ad una riunione di fascisti dove attira l’attenzione del capo, Curtis Zampf. Man mano si convince a prendere parte all’attentato ai danni di Ilior Manzetti, un ebreo direttore di banca. Dopo una rissa con dei ragazzi di colore viene incarcerato, liberato solo grazie alla cauzione pagata da Carla, un’amica di Curtis. Grazie all’intervista con un giornalista del New York Times, si scopre che Danny è di origine ebrea e ha addirittura celebrato il bar mitzvah.

La vita di Danny si fa sempre più difficile perché è diviso tra il suo credo antisemita e la sua riscoperta origine ebraica. Nel frattempo, anche Carla si interessa all’ebraismo e, quando scopre che Danny sa leggere l’ebraico, studiano e leggono insieme passi della Torah. Manzetti intanto viene assassinato e Danny, preso dall’ira, mette una bomba nella sinagoga. Il rimorso però lo fa tornare e convince tutti a scappare, salvando così la vita a tutti tranne che a sé stesso.

Un cast spettacolare

Come già accennato, Ryan Gosling veste i panni del protagonisti Daniel Balint. Si tratta del terzo film a cui ha preso parte, solo all’inizio della sua fortunata carriera. Gosling dopo questa pellicola è apparso in grandi successi come Le pagine della nostra vita di Nick Cassavetes, Crazy, Stupid, Love, La La Land al fianco di Emma Stone, Blade Runner 2049. Assieme a lui, nei panni di Curtis Zampf troviamo Billy Zane, già apparso nel primo capitolo della fortunata serie di Ritorno al Futuro. Zampf è stato inoltre uno degli interpreti principali del film Titanic assieme a Leonardo DiCaprio e Kate Winslet ed è apparso in cinque episodi della serie I segreti di Twin Peaks di David Lynch.

Tra gli altri, poi, troviamo Summer Phoenix nei panni di Carla Moebius e Henry Bean nei panni di Ilior Manzetti.

La storia vera di The Believer

Il film è basato su una storia vera. Henry Bean, il regista, aveva già raccontato la storia in una sua opera teatrale ed è ispirata alla vita di Daniel “Dan” Burros. L’uomo era infatti membro dell’American Nazi Party nonostante le sue origini ebree. Burros era una persona particolarmente litigiosa e con tendenze suicide sin dalla giovane età: nel 1955 si arruolò infatti nell’esercito americano ma fu dimesso a causa di diversi tentativi di suicidio. In uno dei biglietti che aveva lasciato, elogiava Adolf Hitler.

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Ryan Gosling in una scena del film

Entrò poi a far parte dell’American Nazi Party, ma il suo comportamento era considerato molto strano dagli altri membri: da una parte si rivelava particolarmente violento e cruento nelle sue fantasie, dall’altra passava molto tempo con donne ebree. Poi, un articolo del giornalista McCandlish Phillips per il New York Times resa nota l’origine ebraica di Burros. Poco dopo, Dan Burros si suicidò sparandosi al petto e alla testa mentre ascoltava musica di Wagner. La sua storia gli permette di essere citato spesso come l’esempio più ortodosso e completo dell’ebreo che odia sé stesso.

Il concetto di ebreo che odia sé stesso

The Believer è inoltre forse uno dei pochissimi prodotti della cultura popolare di massa ad affrontare un tema tanto scomodo e difficile da comprendere. Il termine è passato ad essere universalmente conosciuto grazie al libro del 1930 di Theodor Lessing, Der jüdische Selbsthaß. Sono stati infatti diversi gli ebrei che hanno nutrito dei sentimenti antisemiti, arrivando ad odiare sé stessi e il proprio retaggio culturale. Il termine è però entrato anche molto in uso da parte degli esponenti del sionismo, soprattutto in Israele, dove è stato usato per criticare le scelte politiche del governo israeliano.

Un film crudo con un finale da interpretare

Il film, molto acclamato dalla critica (ha ricevuto una valutazione dell’83% sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes), tratta in modo molto crudo e scomodo una realtà spesso dimenticata. L’ambientazione non è infatti quella classica dei film che trattano di nazismo e antisemitismo, ma è un’America contemporanea. Con lo spirito polemico e di denuncia già propri di Arancia Meccanica di Stanley Kubrick e Trainspotting di Danny Boyle, anche The Believer racconta della vita disagiata e in decadenza di una parte di società.

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La locandina del film

La conclusione non è poi quella che lo spettatore desidera o si aspetta. Dopo la morte, Dan si ritrova con il suo insegnante della scuola ebraica. Si ostina a salire le scale, nonostante il professore gli dica che “non c’è niente lassù”. Un messaggio particolarmente pessimista, che sembra suggerire che non esiste un aldilà, un paradiso. Ma forse è solo legato a Dan: la sua convinzione politica e la sua origine ebraica erano talmente in conflitto che hanno finito per annientarsi. E potrà avvicinarsi alla vita dopo la morte solo dopo essersi riconciliato con la sua fede d’origine.

 

Ricordiamo che The Believer andrà in onda oggi, 23 febbraio, su Rai 5 alle 21.15. In alternativa, potete vederlo in streaming su Amazon Prime Video.

 

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