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The Queens of The Front Row. Alexandra Shulman

Prosegue la rubrica dedicata alle più illustri giornaliste, penne, scrittrici e direttrici, che negli ultimi vent’anni hanno fatto il bello e il cattivo tempo nel mondo fashion business, decretando successi e insuccessi, fame planetarie e improvvise stroncature. Racconteremo in breve piccoli aneddoti, storie e curiosità delle vere protagoniste del mondo della moda. Nell’era dei blogger, dei fashionistas e delle nuove “icone di stile”, decretate dal pubblico alla velocità di un clic, sia esso di una macchina fotografica o del tasto di un computer, restano comunque loro le protagoniste indiscusse delle passerelle. Gli arbitri integerrimi, le personalità più carismatiche, le prime fra i primi: “The Queens of the Front Row”.

Una delle più grandi autorità del mondo del fashion system, giornalista di moda da oltre vent’anni, lei è Alexandra Shulman, editor in chief dell’edizione inglese di Vogue.

Educata in una delle più rigorose scuole inglesi, la St. Paul School di Londra, termina i suoi studi presso la Sussex University, dove si laurea in antropologia sociale. La sua carriera giornalistica ha inizio nel 1982 in Condé Nast quando, sotto la direzione del leggendario Mark Boxer, inizia a lavorare per Tatler. Dopo aver trascorso un anno al Sunday Telegraph, nel 1987, diventa direttore di GQ tre anni dopo, finché nell’aprile del 1992 assume il comando di Vogue.

Per dieci anni collabora con il prestigioso Daily Telegraph fino quando, nel 2006, passa al Daily Mail. Sotto la sua direzione, Vogue UK ha raggiunto più di un milione di lettori. Dal 2008 presiede il BFC/Vogue Designer Fashion Fund, supportando i nuovi fashion designer inglesi. Nel 2005 riceve un OBE per i servizi prestati all’interno dell’industria dell’editoria.

Esemplare la denuncia portata avanti dalla giornalista, che nel 2009, stanca del prototipo femminile proposto in passerella, scrive una lettera alle case di moda più influenti e importanti al mondo chiedendo una cosa semplice: vestiti più grandi. La Shulman segnala che le sue lettrici sono stufe di vedere donne magrissime nei servizi fotografici e chiede una rivalutazione dell’immagine della modella: “Ho avuto ragazze che venivano per un servizio e non entravano nel vestito, anche se avevano un corpo da modella. Gli stilisti disegnano da tempo capi d’abbigliamento non adatti alle donne normali”.

Un’accusa diretta e precisa, che grazie alla sua forte personalità, non è passata di certo inosservata.

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