The Way We Are la mostra-manifesto di Emporio Armani all’Armani/Silos
Armani/Silos apre le porte a The Way We Are, la mostra curata da Giorgio Armani per celebrare i quarant’anni di Emporio Armani.
In occasione del quarantesimo anniversario di Emporio Armani, Armani/Silos ospita The Way We Are, la mostra-manifesto che racconta lo spirito di Emporio Armani. Quattro decadi del brand scorrono davanti agli occhi del visitatore in forma di abiti, immagini e filmati, ripercorrendo la storia per parlare al presente.
“Un Emporio non ha confini, di tempo e di spazio. Un Emporio è un recipiente, un’enciclopedia, un algoritmo. Contiene tutto, per tutti, in ogni momento. Un Emporio non ha schemi. Emporio Armani è tutto questo, nel segno dell’aquila. È qui, adesso, subito, oggi, in ogni modo. È me, te, noi, voi, tutti uguali perché tutti diversi. Liberi. È concretezza e immaginazione. È EA”
The Way We Are coinvolge lo spettatore fin dall’ingresso con una dichiarazione programmatica a tutta parete.
Emporio Armani nasce nel 1981 con un programma preciso: la moda per tutti. Il nome è rivoluzionario, con il termine Emporio che rimanda a un concetto di moda democratica. Anche la strategia di comunicazione è innovativa: un enorme murale rinnovato stagionalmente in centro a Milano, in via Broletto. La scioltezza e l’eleganza dell’estetica Armani sono declinate in un linguaggio incalzante e metropolitano.
Armani/Silos originariamente un granaio
Nell’aprile 2015 Giorgio Armani apre Armani/Silos a Milano, in Via Bergognone 40, per celebrare i suoi 40 anni di carriera. Originariamente un granaio costruito nel 1950, dopo la ristrutturazione lo spazio misura circa 4500 metri quadrati su quattro livelli. Lo stilista ha immaginato e seguito direttamente il progetto.
‘Ho scelto di chiamarlo Silos perché lì venivano conservate le granaglie, materiale per vivere. E così, come il cibo, anche il vestire serve per vivere”, ha spiegato Giorgio Armani.
La ricerca di semplicità, l’eliminazione di tutto ciò che è superfluo, insieme alla preferenza per le forme geometriche regolari e un desiderio di uniformità, hanno prodotto un edificio sobrio ma monumentale basato sulla regola dell’ordine e del rigore. Una risposta razionale a esigenze pratiche dove gli spazi rispettano l’architettura originale e preservano l’insolita forma dell’edificio. La ristrutturazione dello spazio espositivo sottolinea la filosofia estetica e il dinamismo creativo del designer.
Giorgio Armani ha detto: ‘allestire Armani/Silos, decidere che cosa esporre, concentrarsi sui temi che meglio possono riassumere un pensiero e uno stile, mi ha aiutato a riflettere su 40 anni di lavoro. Perché la moda, che sembra vivere in un eterno presente, ha necessità di riflettere su se stessa e sulle proprie radici per proiettarsi nel futuro, accompagnando e spesso anticipando i grandi mutamenti sociali. Ricordarci come siamo stati ci aiuta a capire come potremo essere.’
The Way We Are la mostra-manifesto
Si mescolano capi e accessori significativi con l’immaginario e l’iconografia unici creati negli anni, la storia di Milano con le pagine di Emporio Armani Magazine. Gli spazi del Silos sono invasi da gigantografie, perché la dimensione monumentale è da sempre la chiave della comunicazione del brand; le celle sono tappezzate da moodboard , da video, da abiti. Lo spettatore è destinatario della mostra e parte di essa. Scavalca e unisce le decadi. Accade ora, e prende vita attraverso l’esperienza sempre unica di chi visita la mostra.
Emporio Armani è da sempre una linea con cui sperimentare, catturando le nuove tendenze e proponendo una moda democratica, in cui ciascuno può trovare qualcosa e farlo proprio, interpretandolo in modo personale. Oggi rappresenta la declinazione trasversale e dinamica del concetto di stile del marchio e non ha perso lo spirito iniziale di individualità e aggregazione, di ricerca e libertà. Sono questi i valori ai quali si vuole dare risalto con questa mostra, perché da sempre Emporio è un marchio ancorato alla contemporaneità, che riflette l’energia e la vitalità delle metropoli, cogliendone il ritmo e proponendo un’esperienza fatta di abiti, accessori e idee.
‘Non penso di dover retrocedere dalle mie idee e dal mio modo di pensare, non voglio retrocedere di un passo’
Nessun sentimento di nostalgia pervade questo importante traguardo, piuttosto, un’orgogliosa consapevolezza, quella di aver dato vita a una moda poliedrica che ha raccontato tanto e che continua a farlo.
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