Mame food THE WORLD’S 50 BEST RESTAURANTS 2019. LA CLASSIFICA FINALE Marco Colagreco
Lifestyle,  Food

THE WORLD’S 50 BEST RESTAURANTS 2019. LA CLASSIFICA FINALE

Qualche italiano si è visto sul podio della diciottesima edizione di The World’s 50 Best Restaurants ma non è stato certo un trionfo come lo scorso anno.

The World’s 50 Best Restaurants, la classifica che da diciotto anni disegna la mappa mondiale dell’alta ristorazione ha decretato, ieri a Singapore, che il re degli chef 2019 è l’argentino di origini italiane Marco Colagreco.

Mame food THE WORLD’S 50 BEST RESTAURANTS 2019. LA CLASSIFICA FINALE Mirazur di Mauro Colagreco
Mirazur di Mauro Colagreco

Non si può fare a meno di notare che la nostra Italia, trionfatrice nel 2018 con il primo posto di Massimo Bottura, ha, quest’anno, perso parecchie posizioni.

A quest’ultimo è stato riservato l’onore di essere inserito, come tutti i vincitori delle passate edizioni, nella “Best of the Best”, la hall of fame che riunisce tutti i ristoranti che hanno vinto il prestigioso titolo.

Mame food THE WORLD’S 50 BEST RESTAURANTS 2019. LA CLASSIFICA FINALE Noma di René Redzepi
Noma di René Redzepi

Qualche curiosità

La  lista del 2019 include ristoranti situati in 26 Paesi di tutto il mondo e presenta 12 ristoranti esordienti e 3 che ritornano sulla lista.

LItalia figura con 2 ristoranti fra i primi 50: il Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba in 29° posizione e Le Calandre di Max e Raffaele Alajmo a Rubano in 31° posizione.

Miglior chef donna 2019 è Daniela Soto-Innes, origini messicane per la chef che ha conquistato New York. 

Miglior Pastry chef un’altra donna, la francese Jessica Préalpato che lavora con Alain Ducasse.

Mame food THE WORLD’S 50 BEST RESTAURANTS 2019. LA CLASSIFICA FINALE Asador Extebarri di Victor Arguinzonin
Asador Extebarri di Victor Arguinzonin

I primi dieci sul podio

Abbiamo già parlato della prima posizione di Marco Colagreco e del suo Mirazur” a Mentone, in Francia.

Al secondo posto troviamo un grande ritorno: Il “Noma” di René Redzepi , già quattro volte vincitore in passato (prima della chiusura) e che ha, lo scorso anno, riaperto in una nuova sede. Lo chef danese non era presente a Singapore…snobismo?

Terzo il basco Victor Arguinzonin con il suo “Asador Etxebarri”.

Seguono il “Gaggan” di Bangkok, Il “Geranium”, ancora di Copenhagen, il “Central” di Lima e il “Mugaritz” di San Sebastian.

L’ottavo, nono e decimo posto vanno rispettivamente all'”Arpege” di Parigi, al “Disfrutar” di Barcellona e al “Maido”, ancora a Lima.

 

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