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Cinema

Titanic torna al cinema, ma in 3D

Dall’8 al 10 ottobre 2018, il kolossal Titanic tornerà sul grande schermo. Ma, questa volta, verrà proiettato in 3D.

Vent’anni di Titanic

Ha fatto emozionare e commuovere tutto il mondo e ora festeggia ben vent’anni: il kolossal Titanic, diretto da James Cameron, torna sul grande schermo. Questa volta, però, il film verrà proiettato in 3D, in modo che i fan della pellicola potranno godere di una visione eccezionale.

La disavventura del famoso transatlantico è quindi pronta per essere rivissuta. Ancora una volta, gli spettatori spereranno fino all’ultimo secondo che la nave riesca a evitare il fatale iceberg, pur sapendo che ciò non avverrà mai. E, ancora una volta, molti cuori si spezzeranno nell’assistere alla morte di Jack, interpretato da un giovanissimo Leonardo DiCaprio. Ma Rose, interpretata da Kate Winslet, ancora una volta sopravviverà e renderà la propria vita successiva memorabile.

Dall’8 al 10 ottobre 2018, quindi, Titanic tornerà nelle sale cinematografiche. Per scoprire quali cinema aderiranno all’iniziativa, cliccate qui.

La storia dietro il mito

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Il Titanic

Era la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 quando il transatlantico Titanic naufragò nell’Oceano Atlantico, al largo di Terranova. Solo 706 persone sopravvissero al tragico disastro, mentre altre migliaia morirono.

Ma si faccia un passo indietro, per saperne di più sull’origine della maestosa nave. Essa era la seconda di un trio di transatlantici, con i gemelli Olympic e Britannic. La costruzione costò circa 7,5 milioni di dollari (167 milioni di dollari del 2010).

La nave salpò per il suo primo e unico viaggio il 10 aprile 1912 da Southampton (Regno Unito) alle 12:00 verso New York, agli ordini del comandante Edward John Smith, al suo ultimo comando dopo una carriera durata oltre 40 anni.

Alle ore 22.30 del 14 aprile il piroscafo Rappahannock informò il transatlantico di essere appena uscito da una banchisa circondata da iceberg. E, mezz’ora dopo, arrivò un importantissimo marconigramma, in cui veniva segnalata la presenza di un enorme campo di iceberg proprio sulla rotta del transatlantico. Tuttavia, anche questo messaggio non giunse in plancia.

Alle ore 23.40 venne avvistato l’iceberg, ma era già troppo tardi. La nave non riuscì a virare in tempo e l’impatto provocò l’apertura di alcune falle sotto la linea di galleggiamento allagando i primi 5 compartimenti stagni del transatlantico, che 2 ore e 40 minuti più tardi si inabissò (alle 2:20 del 15 aprile) spezzandosi in due tronconi.

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