Torino Film Festival 2021
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Torino Film Festival 2021, tutto quello che c‘è da sapere

Torino Film Festival 2021, dal 26 novembre il grande cinema arriva nella città della Mole

Parte il 26 novembre il Torino Film Festival 2021, il grande festival dedicato al cinema che andrà avanti fino al 4 dicembre 2021. Scopriamo insieme il programma, i film in concorso e il grande tema di questa 39esima edizione.

Torino Film Festival 2021.

Dopo la prova del festival totalmente in streaming, torna quest’anno in presenza Torino Film Festival 2021. Il trailer che racconta quest’edizione è molto intuitivo : una stella che vaga per la città  di Torino. Piazza castello, la Mole, Palazzo Madama, è la stella del cinema, che siamo invitati a seguire tra i luoghi simbolo della città. È la volontà di ripartire dell’industria cinematografica, di poter finalmente tornare nelle nostre sale del cuore e assaporare lungometraggi comodamente seduti sulle poltrone delle sale. È proprio la sala cinematografica che riconquista la sua centralità, in un percorso verso il tanto desiderato ritorno alla normalità che vede nel cinema un fondamentale passaggio.

Agli ospiti di altissimo livello si aggiungono alcuni appuntamenti che segnano l’anima e la sua forte interazione con il Museo Nazionale del Cinema. Due delle sei masterclass  previste nel programma si terranno proprio alla Mole Antonelliana e si inseriscono nel percorso iniziato più  di un anno fa dal museo con personaggi del cinema internazionale. Il ruolo formativo del TFF continua  proponendo appuntamenti per gli studenti, mentre l’anima giovane del festival ritorna con il restauro  di Santa Maradona di Marco Ponti, film cult simbolo di una generazione.

Torino Film Festival 2021
Libero De Rienzo, Stefano Accorsi e Anita Caprioli in una scena di Santa Maradona

“Il nostro è un programma che abbraccia, condivide e coinvolge, che guarda al modo e alle periferie, per creare insieme una sinergia di mondi. Perchè l’arte e la cultura non hanno confini e ci sono sempre motivi per lavorare insieme”. Queste le parole dell’assessore alla cultura Rosanna Purchia nel corso della conferenza stampa che apre ufficialmente Torino Film Festival 2021.

“TFF Non è solo una vetrina, ma anche un motore sociale e locale, che permette di valorizzare il nuovo, è lavoro di squadra e ricerca di nuovi talenti”.

Il Manifesto.

Un manifesto strappato su un muro della città racconta il cinema del passato, del presente e del futuro e diventa un invito al Torino Film Festival pieno di entusiasmo per il ritorno in sala.
L’immagine è un art-work di grafica urbana scritta con la plastilina e realizzata con il collage, il décollage e il collage digitale.
Uno strappo, un rapido movimento, una scossa, un’emozione, uno squarcio su un futuro tutto da ripensare e da re-immaginare.
In una sala cinematografica gli spettatori guardano il film di una Torino immaginaria, popolata di oggetti e animali, figure del cinema, sul set, danzanti o in bicicletta.

Torino Film Festival 2021
Manifesto Torino Film Festival 2021

I personaggi che affollano lo schermo raccontano 100 e più anni di cinema, dal muto al contemporaneo, rendendo omaggio a Jean-Paul Belmondo, attore simbolo della Nouvelle Vague, qui presentato in una scena iconica di Pierrot Le Fou (Il bandito delle 11, Jean-Luc Godard). Ma soprattutto raccontano il forte legame che Torino ha con il cinema fin dalla sua nascita.

Torino Film Festival 2021
Belmondo in una scena di Pierrot le Fou

Il programma.

Sono 181 i film presentati. 18 lungometraggi, 14 mediometraggi, 59 corti, 68 anteprime mondiali e 14 internazionali, selezionati su più di 4500 opere visionate. Il Festival si articola in 4 sezione competitive:

  • Torino 39: Concorso Internazionale aperto a Lungometraggi e Documentari.
  • Torino 39 Corti: Concorso Internazionale aperto a Cortometraggi.
  • TFFdoc: dedicata ai Documentari, divisi in concorso internazionale e concorso italiano, con eventuali proiezioni fuori concorso.
  • Italiana.corti: Concorso aperto a cortometraggi italiani.

E nelle seguenti sezioni non competitive:

  • Fuori Concorso: sezione dedicata alla produzione più interessante dell’anno in corso.
  • Le stanze di Rol: sezione dedicata principalmente a film di genere (horror, fantascienza, noir, midnight movies), prodotti seriali, ecc.
  • Back to Life: sezione dedicata ai restauri di opere cinematografiche del passato.

Le sezioni competitive rappresentano il perno del festival, riaffermando l’impegno primario  nel promuovere le opere di autori emergenti, poichè dare risalto a questo  lavoro è un utile contributo all’industria dello spettacolo e alla produzione culturale  italiana e internazionale. 

La sperimentazione del linguaggio cinematografico è presente anche nelle sezioni non competitive a  partire dall’omaggio completo ai cineasti resistenti Joana Hadjithomas e Khalil Joreige. Ma anche ne  LE STANZE DI ROL – dove risiede il cinema più libero nel segno del cinema di genere – nelle proposte  di film restaurati di BACK TO LIFE, negli eventi, nel focus NOI, nelle masterclass fino a una nuova  sezione con opere che sfidano le regole della rappresentazione, INCUBATOR, così come in SCHERMI  ERETICI, uno spazio dedicato a storie di cinema non convenzionali. 

I 12 film in gara per Torino 39

Durante Torino Film Festival 2021 12 opere prime e seconde di respiro internazionale che  trovano una possibilità di promozione e di approfondimento. La selezione vuole mettere  in luce non solo il valore di nuovi autori ma anche il coraggio, la visione e le capacità di produttori,  distributori e professionisti del cinema che investono in opere innovative. 

ALONERS  

di Hong Seong-eun (Corea del Sud, 2021, DCP, 91′) 

Jina, giovane impiegata modello, lavora in un call-centre per conto di una società bancaria. Due  episodi sconvolgono l’equilibrio delle sue giornate: il vicino di casa viene ritrovato morto dopo una  settimana e la madre muore lasciando un dubbio testamento. Jina utilizza la camera che era stata  installata a casa della madre per osservare le giornate del padre rimasto solo in casa. 

BETWEEN TWO DAWNS  

di Selman Nacar (Turchia / Romania / Francia / Spagna, 2021, DCO, 91’) 

Kadir conduce felicemente una fabbrica tessile con il resto della famiglia. Quando un operaio si  ustiona le cose per lui cambieranno senza quasi accorgersene. Un film che affronta con estrema  sobrietà temi importanti come la sicurezza sul lavoro e la fiducia. Tutto è focalizzato sull’incidente, le  sue conseguenze, lo sgretolarsi delle certezze di Kadir, in un lungo accerchiamento dello sguardo. 

LE BRUIT DES MOTEURS / THE NOISE OF ENGINES 

di Philippe Grégoire (Canada, 2021, DCP, 79′) 

Un istruttore di tiro presso una scuola di agenti doganali, dopo un incontro passionale con una  studentessa, viene sospeso dal lavoro. Si trasferisce dalla madre in un paesino di provincia. Per uno  strano gioco del destino, la piccola comunità viene sconvolta dalla produzione di disegni erotici ad  opera di un presunto maniaco sessuale, e l’istruttore finisce nella lista degli indagati. 

LA CHICA NUEVA / THE NEW GIRL 

di Micaela Gonzalo (Argentina, 2021, DCP, 80′) 

Jimena, senza soldi e dimora, attraversa l’Argentina per ricongiungersi al fratellastro in Rio Grande.  Decisa a dare una svolta alla sua vita, trova un lavoro in una fabbrica e con questo una comunità a cui  appartenere. 

CLARA SOLA 

di Nathalie Álvarez Mesén (Svezia/Costa Rica/Belgio/Germania, 2021, DCP, 108′) In un remoto villaggio della Costa Rica Clara, sofferente per dolori a ossa e muscoli, viene usata dalla  madre superstiziosa come guaritrice in raduni religiosi. Le è stata cucita addosso una camicia di forza  della quale dovrà sbarazzarsi. Un film di dolore muto e furioso, oppressione e liberazione. 

THE DAY IS OVER 

di Rui Qi (Cina, 2021, DCP, 103′) 

In un villaggio rurale della Cina, tra le case povere e la scuola, quattro giovani ragazzine formano un  gruppetto inseparabile: insieme vagabondano per i campi e le strade, nella natura verdeggiante e  rigogliosa tra i fiumi e i boschi, mentre affrontano i drammi del loro quotidiano. Un’opera prima di  struggente bellezza e semplicità. 

FEATHERS

39 Torino Film Festival 6 

di Omar El Zohairy (Francia/Egitto/Olanda/Grecia, 2021, DCP, 112′) 

Una donna totalmente asservita ai suoi doveri di moglie e madre affronta un cambiamento radicale  dopo che, alla festa di compleanno del figlio, un prestigiatore trasforma suo marito in un pollo.  Costretta ad assumere il ruolo di capofamiglia e nonostante gli sforzi per ripristinare la situazione, la  donna comincia ad assaporare il gusto nuovo della libertà. Le conseguenze saranno eclatanti. Il film  sarà distribuito in Italia da Wanted. 

GROSSE FREIHEIT / GREAT FREEDOM 

di Sebastian Meise (Austria / Germania, 2021, DCP, 117′) 

Dall’immediato secondo dopoguerra alla fine degli anni ’60, Hans Hoffman viene ripetutamente  condannato per omosessualità. Trascorrono, così, vent’anni, fatti di silenzi, sguardi, dolore e  speranza, dove i gesti si ripetono tragicamente sempre uguali. Quasi un melodramma sull’ostinata  ricerca di libertà e amore. 

UNE JEUNE FILLE QUI VA BIEN / A RADIANT GIRL 

di Sandrine Kiberlain (Francia, 2021, DCP, 98′) – Anteprima Internazionale 

Parigi, 1942. Irène, giovane ebrea francese, studia recitazione e vive con la famiglia. Sogna un futuro  in teatro, ma tutto cambia con l’inizio della persecuzione degli ebrei. L’attrice Sandrine Kiberlain  esordisce come regista trattando un tema storico con assoluta modernità di sguardo che colpisce al  cuore. 

IL MUTO DI GALLURA 

di Matteo Fresi (Italia, 2021, DCP, 103′) 

Quasi un western ambientato tra i monti e i boschi della Gallura, dove, tra il 1849 e il 1856 si consumò  una feroce faida tra le famiglie Mamia, Pileri e Vasa che causò decine di morti. Tra gli artefici c’era  Bastiano Tansu, detto il Muto, divenuto protagonista di una leggenda ancora, in parte, avvolta nel  mistero. Il film sarà distribuito da Fandango. 

EL PLANETA 

di Amalia Ulman (USA, 2021, DCP, 79′) 

Leonor torna a Gijon per stare con la madre dopo la morte del padre. L’opera prima della regista e  attrice, in bianconero, è ambientata negli anni recenti della crisi economica e, con i toni della  commedia stralunata e malinconica e di un umorismo amaro, descrive la deriva sociale e esistenziale  di due donne. 

LA TRAVERSÉE / THE CROSSING 

di Florence Miailhe (Francia/Repubblica Ceca/Germania, 2021, DCP, 84′) 

Allontanati bruscamente dai genitori, due fratellini affrontano un drammatico viaggio per scappare  dalle persecuzioni perpetrate nel loro paese d’origine, nell’Est Europa. Una raffinata opera di cinema  d’animazione che usa tecniche originali per un racconto sullo sforzo senza fine di chi emigra per  trovare una vita migliore.

I nostri consigli per i film fuori concorso.

CODA – I SEGNI DEL CUORE di Sian Heder (USA/Francia, 2021, DCP, 111’) 

La storia di Ruby, un’adolescente udente in una famiglia di sordi. Insieme ai genitori e al fratello è il  perno di una piccola impresa di pesca nel Massachusetts. L’occasione per realizzare un suo percorso  di vita autonomo allontanandosi dalla famiglia innesca in lei una crisi.

CRY MACHO  di Clint Eastwood (USA, 2021, DCP, 104’)  

Mike, un anziano cowboy allevatore di cavalli ed ex star del rodeo, viene incaricato dal suo capo di  riportare in Texas, dal Messico, il figlio allontanato dalla madre alcolizzata. Nel viaggio Mike e il  ragazzo instaurano un’insolita amicizia, che si rivelerà benefica per entrambi e che porterà l’ultimo  eroe del west a scoprire l’anti-western. Il film uscirà nelle sale italiane il 3 dicembre distribuito da  Warner Bros. 

LA NOTTE PIÙ LUNGA DELL’ANNO  di Simone Aleandri (Italia, 2021, DCP, 91’)  

Nella lunga notte del solstizio d’inverno a Potenza si intrecciano quattro storie: una cubista con il  padre malato, un politico corrotto sull’orlo dello scandalo, tre ragazzi che fanno festa a bordo di un  carro funebre, un giovane amante deluso dalla fine improvvisa di un amore. Un potente esordio  grazie anche a interpreti in stato di grazia tra cui Ambra Angiolini, Massimo Popolizio e Alessandro Haber.

QUATTORDICI GIORNI di Ivan Cotroneo (Italia, 2021, DCP, 102’) 

Marta e Lorenzo, sposati da dodici anni, sono in procinto di lasciarsi. Prima però devono ancora  trascorrere insieme quattordici giorni di quarantena cautelativa. Tra litigi e sfoghi, confessioni e  nuove scoperte, i due protagonisti riusciranno a trovare un nuovo punto d’incontro nella loro storia d’amore? 

UNA MADRE, UNA FIGLIA / LINGUI  di Mahamat-Saleh Haroun (Francia/Germania/Belgio, 2021, DCP, 87’) 

La parola del titolo significa “legami sacri”, “di sangue”. Amina e Maria, madre e figlia, abitano a  N’Djamena (Ciad). Rimasta incinta, Maria è espulsa da scuola e vorrebbe abortire. Haroun torna con  un film di splendidi personaggi femminili e femministi, protagonisti insieme ai mille volti e luoghi della  città.

Il premio di Torino Film Festival 2021 a Monica Bellucci.

Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica viene attribuito ogni anno ad artisti che  contribuiscono in modo originale, universale e senza tempo alla cultura cinematografica.  

Quest’anno il premio viene conferito a Monica Bellucci quale  riconoscimento per la sua versatilità artistica, per la disponibilità a promuovere l’opera di autori  emergenti permettendo così la realizzazione di progetti poliedrici con contenuti e linguaggi nuovi,  per la sua capacità di padroneggiare magnificamente una potenzialità creativa che può arricchire  enormemente l’arte cinematografica. 

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Monica Bellucci

Mercoledì 1° dicembre 2021 Monica Bellucci sarà protagonista di una Masterclass al Museo Nazionale del Cinema di Torino, dove l’attrice converserà con il regista di The girl in the fountain Antongiulio Panizzi.

L’attrice è inoltre protagonista di The Girl in the Fountain, opera a metà tra documentario e finzione, che racconta l’attrice svedese e musa felliniana Anita Ekberg, indagando soprattutto la donna oltre  l’icona, quella donna la cui immagine è diventata il simbolo della dolce vita e l’ha lasciata prigioniera  di quel grande successo. Distribuito da Eagle Pictures, The girl in the fountain uscirà al cinema come  film evento l’1, il 2 e 3 dicembre.

Emanuela Fanelli, chi è la madrina del Torino Film Festival 2021.

Madrina è Emanuela Fanelli, passata in poco tempo dalle aule scolastiche (era un’ insegnante) agli schermi di Rai 2. Grande protagonista di Una Pezza di Lundini  e di Paese Reale (con Edoardo Ferrario). Attrice, autrice, comica, con i suoi monologhi e la sua fittizia fiction Rai Simonetta – La truccatrice della Magnani, è il personaggio televisivo più interessante degli ultimi anni (e fa morire dal ridere).

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L’iconica Emanuela Fanelli a Una Pezza di Lundini

Come partecipare a Torino Film Festival 2021.

I biglietti per tutte le proiezioni del Torino Film Festival e per gli eventi in programma potranno essere acquistati esclusivamente on line sul sito del Festival, a partire dal 15 novembre e fino a 20 minuti prima di ogni singolo spettacolo. Fanno eccezione la serata inaugurale all’UCI Cinema e la cerimonia di premiazione, che saranno esclusivamente a invito, e le Masterclass presso l’Aula del Tempio della Mole Antonelliana, per le quali sarà necessario disporre di un biglietto, come indicato sul sito del Museo Nazionale del Cinema.

Per maggiori informazioni ti consigliamo di visitare il sito ufficiale dell’evento.

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