torrigiano pietro
Dizionario Arte

Torrigiano (o Torrigiani), Pietro

Torrigiano Pietro. Scultore fiorentino, attivo al di fuori dell’Italia per quasi tutta la sua carriera, in particolare in Inghilterra. Si formò con Bertoldo presso l’Accademia dei Medici e durante una rissa ruppe il naso al collega Michelangelo, sfigurandolo permanentemente.

Si dice che questo attacco al suo artista preferito abbia provocato l’ira di Lorenzo de’ Medici tanto che Torrigiano dovette fuggire da Firenze. Pare che dal 1490, circa, abbia lavorato soprattutto a Roma; si dice anche che per un certo periodo sia stato un soldato mercenario (Cellini disse che aveva “uno spirito molto arrogante, con un’aria da grande guerriero più che da scultore”).

Nel 1504 è documentata la sua presenza ad Avignone

Nel 1504 è documentata la sua presenza ad Avignone e nel 1509-10 lavorò nei Paesi Bassi per Margherita d’Austria (vedi Asburgo). Già nel 1511 si era trasferito in Inghilterra (probabilmente in seguito a una visita precedente, 1507-08) e fu lì che creò le sue opere più importanti; soprattutto la tomba di Enrico VII e della moglie Elisabetta di York (1512-18, abbazia di Westminster), descritta da Pope Hennessy come “la più raffinata tomba rinascimentale a nord delle Alpi”.

Le due figure di bronzo possiedono un’eleganza *gotica, ma le figure dei putti agli angoli della tomba e lo squisito lavoro di decorazione introdussero in Inghilterra un gusto tipicamente rinascimentale. Tuttavia questo non ebbe un’influenza immediata in un paese dove la tradizione medievale imperava ancora nelle arti.

Nel 1519 Torrigiano

Nel 1519 Torrigiano fu incaricato di eseguire una tomba simile per Enrico VII e per l’allora moglie Caterina d’Aragona, così si recò a Firenze per trovare degli aiutanti; Cellini (che rifiutò l’invito quando seppe che Torrigiano aveva rotto il naso del suo idolo) disse che si vantava continuamente delle “sue prodezze galanti tra quelle bestie di inglesi”.

Pietro Torrigiano portò diversi artisti italiani in Inghilterra (tra cui forse Giovanni II da Maiano), ma la tomba fu abbandonata col suo trasferimento in Spagna nel 1522 circa.

Secondo Vasari

Secondo Vasari, il suo temperamento violento lo portò alla morte: infuriato per un compenso troppo basso per una statua della Vergine con bambino; distrusse l’opera, fu incarcerato per sacrilegio e si lasciò morire di fame (forse per evitare la vergogna dell’esecuzione).

 

Nascita: Firenze 1472; Morte: Siviglia 1528

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