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Cinema

Tra l’inferno di Ron Howard e il purgatorio di Neruda: il weekend al cinema (15-16 OTTOBRE)

Ron Howard torna a raccontare le indagini di Robert Langdon in Inferno. In uscita nelle sale anche la commedia americana Bad Moms e il film dedicato alle vicende politiche di Pablo Neruda

INFERNO

E’ arrivata la terza trasposizione cinematografica delle avventure best-seller di Dan Brown ad opera di Ron Howard: ancora Tom Hanks nei panni del archeologo Robert Langdon e la consueta avvenente spalla al suo fianco, questa volta la dottoressa Sienna Brooks, interpretata dall’attrice Felicity Jones. Langdon – bolso alter ego di Indiana Jones – si sveglia in un ospedale fiorentino e non ricorda nulla: dovrà ricomporre i pezzi della sua memoria e iniziare la sua corsa contro il tempo.

In Inferno parliamo ancora di un complotto globale, meno intriso di misticismo religioso come i precedenti Angeli e demoni e Il Codice da Vinci e incentrato sui misteri e i simboli celati nell’opera di Dante Alighieri. Nello specifico è il biologo Bertrand Zobrist (Ben Foster) ad essere ossessionato dall’opera del poeta toscano, intento nel suo progetto di sterminare l’umanità per ripulire il mondo dalla corruzione.

In Inferno Howard dosa sapientemente la tensione, che turbina con un ritmo da conto alla rovescia, ma il film è dominato dallo sfondo maestoso di Firenze e prevedibilmente tutto di superficie: un’animazione in salsa fanta-thriller di una cartolina turistica spedita dall’Italia, al pari della commedia To Rome with Love. Howard come Allen: un regista in vacanza.

NERUDA: le tormentate traversie politiche del poeta cileno Pablo Neruda sono al centro di questo originale biopic. Il film di Pabro Larrain si concentra sulle disavventure del premio Nobel, la sua avversione  al governo di Gonzales Vileda che, una volta eletto, emargina la minoranza comunista riducendola alla clandestinità.

Neruda è costretto a fuggire dal paese natale con la moglie: sarà perseguitato per anni dal prefetto Oscar Peluchonneau (un ottimo Gael Garcia Bernal). Un ritratto del poeta che non sfocia mai nell’agiografia: Neruda è un poeta, un sognatore e un idealista, ma anche un egoista e uno snob, un carattere in movimento, così come pare sempre in movimento il film di Larrain, ricco di energia e passione, dalle tinte di volta in volta fosche e surreali.

BAD MOMS – MAMME MOLTO CATTIVE: Dagli autori di ‘Una notte di leoni’ nasce una commedia che prova a rilanciare la carriera della fascinosa Mila Kunis: non più giovane e fatale come da stereotipo nei suoi ultimi film (tra i quali l’indimenticabile ruolo da antagonista disegnatole da Aranowski in Black Swan )

ma giovane madre esaurita che guida la rivolta di un gruppo di madri, motivate a scioperare per gli eccessivi carichi subiti dalla vita in famiglia. Le mamme si riuniscono: bevono, parlano sboccate e si divertono. Purtroppo è il consueto inquietante happy end da film sentimentale americano ad attendere lo spettatore.

LETTERE DA BERLINO: Dal romanzo di Hans Fallada ‘Ognuno muore solo’: siamo nella Germania della seconda guerra mondiale, una coppia di genitori, stravolta dalla morte del figlio sul fronte francese, decide di ribellarsi al potere di Hitler e inizia a spedire cartoline agli abitanti di Berlino denunciando gli orrori della sua tirannia. Inizieranno presto a subire una spietata caccia all’uomo.

Un ritratto senza retorica di due eroi pescati tra la gente comune, in un film che fonde con abilità e credibilità elementi di critica sociale in una trama thriller.

MIKE & DAVE – UN MATRIMONIO DA SBALLO: due fratelli abituati a passare il tempo a far bisboccia cerano su internet due ragazze che possano far loro compagnia in occasione del matrimonio della loro sorella. Si ritroveranno a fronteggiare un duo di ragazze spumeggiante e imprevedibile che sconvolgerà i loro semplicistici piani. Una commedia arricchita dalla divertente e sensuale Aubrey Plaza ma affossata dal fascino impalpabile di Zac Efron.

BOZZETTO NON TROPPO: nell’anno del quarantennale del capolavoro ‘Allegro non troppo’, e in contemporanea con l’inaugurazione della mostra a lui dedicata allo Spazio Anteo, esce nei cinema un originale biopic, che ritrae l’umanità l’opera di Bruno Bozzetto.

Una grande riflessione sull’arte del disegno e del cinema – girata con sapienza e attenzione ai dettagli dal regista Marco Bonfanti, che con questo film apre la porta del laboratorio artistico di Bozzetto. Un laboratorio che non ha pareti, ma alberi: abitato dal Signor Rossi, da Vip Superuomo, dai pistoleri di West and Soda e da tutte le altre indimenticabili creazioni della sua fantasia.

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