Tra sovranismo e UE: le sfide di Giorgia Meloni
Giorgia Meloni: «Avanti con l’Europa, purché si mostri capace di riprendere il controllo del proprio destino»
Il Governo di Giorgia Meloni sta ancora imparando a compiere i primi passi, e già si trova a fare i conti con l’Europa.
Il protezionismo e il nazionalismo di Fratelli d’Italia, tanto decantati in campagna elettorale, si manifesterà probabilmente anche verso l’Europa. Ciò rischia di provocare numerosi conflitti tra Italia e Europa, in particolare sulla politica industriale.
Tra i primi argomenti in agenda c’è infatti la discussione con gli altri paesi dell’Unione Europea sul prezzo del gas. Tuttavia, al contrario di altri partiti con posizioni simili (come gli allegati della Lega), Fratelli d’Italia si trova in una posizione leggermente più favorevole, soprattutto per quanto riguarda il conflitto in Ucraina. Il partito di Meloni si è infatti sempre dichiarato favorevole all’invio di armi e l’inasprimento delle sanzioni.
In quel percorso, oltre alle bizze di Salvini, la premier in pectore, Giorgia Meloni incontrerà anche l’ostilità del presidente dell’Ungheria, Orban. Questo potrebbe aiutarla a mantenere buoni rapporti sia con Unione Europea che con Washington.
Giorgia Meloni ha rilasciato delle dichiarazioni parlando ai membri del partito nazionalista spagnolo, Vox:
“Abbiamo rotto tutti gli schemi, creando diversi cortocircuiti nella sinistra e nel mainstream. Noi siamo una cosa completamente diversa da tutto quello che è stato visto finora. Noi non ci ispiriamo a nessuno ma siamo la nostra storia e vorremmo essere noi domani un modello di ispirazione per gli altri. Serve coraggio, mi auguro che l’Unione Europea sia solidale con tutti”
Le sfide di Giorgia Meloni nell’immediato
Per il momento Giorgia Meloni deve fare i conti con le aspettative che ha suscitato, non ha esperienza di governo e tantomeno di come funziona l’Europa reale. Molto quindi dipenderà dalla squadra di governo e soprattutto da chi occuperà i ministeri chiave.
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Un altro ostacolo in Unione Europea per il nuovo governo Meloni potrebbe essere la rigida tabella di marcia di applicazione del PNRR. Su questo argomento, la premier in pectore ha già avuto degli scontri a riguardo con il premier uscente, Mario Draghi.
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Credits foto di copertina: Ansa
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