Trump Bannon: alla ricerca di voti in Italia
Attualità

Donald Trump e Steve Bannon alla ricerca dei voti truccati in Italia

USA: DONALD TRUMP, STEVE BANNON E L’ITALYGATE

COS’È L’ITALYGATE

L’Italygate è una teoria cospirativa anti-Trump nata durante le elezioni americane del 2020. La tesi sarebbe che il gruppo italiano della difesa Leonardo avrebbe manipolato i voti elettronici a vantaggio del Presidente, attualmente in carica, Joe Biden. Il Pentagono aveva così iniziato ad indagare, cercando ogni tipo di pista per non accettare la vincita di Biden, sotto l’ordine dell’ex presidente Donald Trump. Molte le teorie cospirative che vedono coinvolti dati e informazioni trapelati dalla compagnia Leonardo. Un complotto orchestrato sotto la supervisione dei servizi di intelligence Usa grazie all’utilizzo di satelliti militari, che avrebbero cambiato i voti nelle urne tanto da ribaltare il risultato finale.

CHI È BANNON

Steve Bannon è un politico, manager ed ex banchiere americano, che ha coperto anche la carica di amministratore delegato della campagna presidenziale di Donald Trump. Nominato consigliere dell’ex Presidente, ha lasciato l’incarico poco dopo. Sconfessato così da Trump, lascia la Casa Bianca, sostenendo partiti anti-repubblicani.  L’ex banchiere, inoltre, nell’agosto del 2020 è stato accusato e arrestato per cospirazione a scopo di frode postale e riciclaggio di denaro in relazione alla campagna “We build the Wall”, ovvero la costruzione del muro lungo il confine con il Messico. Solamente alla fine della sua presidenza Donald Trump concede la grazie presidenziale a Bannon, salvandolo così dal giudizio.

L’ASSALTO A CAPITOL HILL

L’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti d’America, sede del Congresso americano, è avvenuto il 6 gennaio 2021 a Washington da parte dei sostenitori di Donald Trump. L’evento è stato organizzato per protestare contro le elezioni presidenziali tenutesi nel 2020, dove ha vinto l’attuale presidente democratico Joe Biden. Hanno partecipato alla protesta gruppi di estrema destra, tra i quali i complottisti di QAanon e i Proud Boys. I seguaci di QAanon sostengono che il presidente Trump stia conducendo una guerra segreta contro i pedofili che adorano Satana e che si trovano in posti chiavi di potere, negli affari e nei media. Le tesi complottiste e di estrema destra di QAnon non sono dimostrate.

L’assalto ha costato la vita a 5 persone e 52 arresti. Un vero e proprio campo di battaglia che nemmeno la polizia americana è riuscita a tenere sotto controllo. I parlamentari sono dovuti scappare con maschere anti-gas. Nella notte tra il 6 e il 7 gennaio l’FBI ha disinnescato due bombe artigianali vicino al centro di Washington.

Funi e scale improvvisate, finestre rotte, agenti chimici spruzzati sugli agenti. Così i complottisti hanno attaccato il Campidoglio; alcuni erano in possesso di bandiere confederate come simbolo di guerra, altri vestiti con elmetti e tenute militari, ma sono stati utilizzati anche emblemi nazisti.

“Questa è un’elezione truccata, ma non possiamo fare il gioco di queste persone. Dobbiamo avere pace, dunque andate a casa. Noi vi vogliamo bene. Siete davvero speciali. Avete visto cosa succede. Voi vedete come vengono trattati gli altri, così cattivi e malvagi, so come vi sentite. Ma andate a casa, e andateci in pace” così Donald Trump aveva cercato di interrompere la sommossa dei suoi sostenitori, anche se per molti l’ex Presidente era felice di quanto stava succedendo.

Jack Angeli, Jacob Anthony Chansley Angeli all’anagrafe, si è presentato alla rivolta vestito con pelle di animale e in testa delle corna. Angeli partecipava spesso ai comizi pro-Trump. Il cosiddetto sciamano, che faceva parte del gruppo di QAanon è stato poi arrestato.

COSA STA SUCCEDENDO ORA

Dopo i fatti accaduti a Capitol Hill, la Camera dei Deputati aveva costituito una Commissione per indagare sui fatti. Donald Trump, così, aveva ordinato ai suoi collaboratori di non testimoniare, tra questi anche Bannon. Ora Steve Bannon, però, è stato incriminato per oltraggio al Parlamento (Contempt of Jury). Purtroppo, ora, non c’è più Donald Trump come Presidente che può salvare dal giudizio i suoi collaboratori. Oggi lunedì 15 novembre 2021 Steve Bannon dovrebbe costituirsi.

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