TUTTE LE MOSTRE DA VEDERE A MILANO A MARZO
Arte,  Intesa Sanpaolo per l'Arte

Tutte le mostre da vedere a Milano a marzo 2020

Settimana prossima – coronavirus permettendo – riaprirammo musei e gallerie. Scopriamo insieme tutte le mostre da vedere a Milano nel mese di marzo. Fra quelle già in scena e le nuove che verranno allestite, il mese prossimo  si prospetta molto molto interessante per gli amanti dell’arte.

TUTTE LE MOSTRE DA VEDERE A MILANO A MARZO Canova. I volti ideali alla GAM
“Canova. I volti ideali” alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano

Galleria d’Arte Moderna (GAM) e Gallerie d’Italia.

Canova la fa ancora da padrone fino al 15 marzo con due belle mostre: “Canova. I volti ideali” alla GAM e “Canova e Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna” alle Gallerie d’Italia.

Negli ultimi dodici anni di attività, quando è lo scultore più famoso e più richiesto d’Europa, Antonio Canova si dedica a una serie di effigi femminili di personaggi ideali che ha immediata fortuna tra i contemporanei, sia tra la committenza che tra la critica dell’epoca. A queste, che lui stesso chiamò “teste ideali”, è dedicata la  prima mostra.

Nella seconda, invece, viene proposto il confronto, mai prima d’ora tentato, tra i due grandi protagonisti della scultura moderna in età neoclassica e romantica, l’italiano Antonio Canova (1757-1822) e il danese Bertel Thorvaldsen (1770-1844). I due “classici moderni” in grado di trasformare l’idea stessa della scultura e la sua tecnica, creando opere immortali che sono diventate popolari, anche perché continuamente riprodotte in tutto il mondo.

Fra le mostre da vedere a Milano, questa è sicuramente da non perdere. Fino al 7 giugno, a Palazzo Reale, sarà possibile ammirare le potenti opere di Georges de La Tour.

Palazzo Reale

Fra le mostre da vedere a Milano, questa è sicuramente da non perdere. Fino al 7 giugno, a Palazzo Reale, sarà possibile ammirare le potenti opere di Georges de La Tour. Quasi tutta la sua produzione è raccolta in questa esibizione dal titolo ” Georges de La Tour. L’Europa della luce” Per la prima volta in Italia una mostra dedicata al più celebre pittore francese del Seicento e ai suoi rapporti con i grandi maestri del suo tempo.

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L'intelligenza non ha sesso. Adriana Bisi Fabbri e la rete delle arti (1900-1918)
L’intelligenza non ha sesso. Adriana Bisi Fabbri e la rete delle arti (1900-1918)

Museo del Novecento

Termina in questi giorni, purtroppo, la bella mostra su De Pisis mentre siamo ancora in tempo per visitare – fino all’8 marzo – “L’intelligenza non ha sesso. Adriana Bisi Fabbri e la rete delle arti (1900-1918)”. L’esposizione si concentra sulla rilettura dell’attività artistica e delle vicende biografiche di Adriana Bisi Fabbri e del marito Giannetto Bisi.

Oltre duecento opere tra dipinti, disegni, grafiche e materiale documentario costruiscono uno scorcio sulla vita intellettuale di inizio secolo.I l percorso espositivo corre lungo tre linee: la biografia di Adriana Bisi Fabbri, la passione che caratterizza il rapporto con il marito Giannetto Bisi che ne sosterrà il percorso artistico per tutta la vita e la fitta rete di relazioni che la coppia ha intessuto con i protagonisti di due decenni di arte italiana del secolo scorso.

STILE MILANO. Storie di eleganza. Lungo il percorso espositivo la mostra illustra il rapporto tra abito e gioiello dagli anni Cinquanta ai giorni nostri.
STILE MILANO. Storie di eleganza. Lungo il percorso espositivo la mostra illustra il rapporto tra abito e gioiello dagli anni Cinquanta ai giorni nostri.

Palazzo Morando Costume Moda Immagine

Fino al 29 marzo “STILE MILANO. Storie di eleganza”. Lungo il percorso espositivo la mostra illustra il rapporto tra abito e gioiello dagli anni Cinquanta ai giorni nostri. Dal dopoguerra in poi le sartorie, da Biki a Jole Veneziani, e i gioiellieri milanesi, da Buccellati a Cusi, da Faraone a Calderoni, hanno ideato per le loro clienti abiti e gioielli personalizzati utilizzando con sapienza tecniche e lavorazioni particolari.

Ogni città ha il suo stile e Milano, con la sua sobrietà, ha definito un’eleganza curata, fatta di capi impeccabili e dettagli preziosi, frutto di alta artigianalità, fino a diventare la capitale della moda e la mostra racconta come lo è diventata.

Bella mostra dedicata a Schifano questa che si intitola, appunto Mario Schifano. Qualcos’altro 
Bella mostra dedicata a Schifano questa che si intitola, appunto Mario Schifano. Qualcos’altro

Galleria Gió Marconi, via Alessandro Tadino 20

Bella mostra dedicata a Schifano questa che si intitola, appunto “Mario Schifano. Qualcos’altro” – fino al 20 marzo – che  presenta un nucleo di monocromi compresi tra il 1960 e il 1962.
L’artista comincia a realizzare questi smalti su carta intelata a partire dal 1959, dopo alcune esperienze informali.
In anticipo rispetto ad altri protagonisti della scena romana, Schifano intende con i suoi monocromi non solo azzerare la superficie del quadro, anche come risposta all’informale, ma attribuirle un altro punto di vista, “inquadrarla”, proporre un nuovo modo di vedere e di fare pittura.

Nella Sala dei Ducali del Castello Sforzesco va in scena, fino al 19 aprile,L’atelier di Leonardo e il Salvator Mundi
Nella Sala dei Ducali del Castello Sforzesco va in scena, fino al 19 aprile,L’atelier di Leonardo e il Salvator Mundi

Castello Sforzesco

Nella Sala dei Ducali del Castello Sforzesco va in scena, fino al 19 aprile,“L’atelier di Leonardo e il Salvator Mundi”. L’esposizione, curata da Pietro C. Marani e Alessia Alberti, presenta il foglio ri-scoperto, affiancandolo a altre opere del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco e a importanti prestiti dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana.

Il disegno in mostra, che viene presentato all’interno di una teca in modo da consentirne la visione di entrambi i lati e dopo un intervento di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è entrato nelle collezioni civiche nel 1924 tramite un importante acquisto dal santuario milanese di Santa Maria presso San Celso.

 

TUTTE LE MOSTRE DA VEDERE A MILANO A MARZO Inaugurata di recente, una personale di Shozo Shimamoto  che sarà visitabile fino al 10 luglio.
Inaugurata di recente, una personale di Shozo Shimamoto  che sarà visitabile fino al 10 luglio.

Cardi Gallery Milano, corso di Porta Nuova 38

Inaugurata di recente, una personale di Shozo Shimamoto  che sarà visitabile fino al 10 luglio.La mostra  ha come obiettivo quello di valorizzare la più tarda produzione dell’artista attraverso un importante corpus di opere.

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TUTTE LE MOSTRE DA VEDERE A MILANO A MARZO Mostra Gauguin, Matisse, Chagall. La Passione nell’arte francese dai Musei Vaticani Al Museo Diocesano fino al 17 maggio
“Gauguin, Matisse, Chagall. La Passione nell’arte francese dai Musei Vaticani” Al Museo Diocesano fino al 17 maggio

Museo Diocesano Carlo Maria Martini

Anche la mostra “Gauguin, Matisse, Chagall. La Passione nell’arte francese dai Musei Vaticani” è stata inaugurata solo qualche giorno fa e sarà visitabile fino al 17 maggio. La mostra presenta una selezione di capolavori dell’arte francese del XIX e XX secolo, proveniente dalla Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani.
Da questa iniziativa nascono spunti di riflessione sulla Passione e sulla Resurrezione di Cristo, e nel contempo sul delicato e fertile rapporto fra modernità e tradizione nell’arte sacra tra fine Ottocento e Novecento.

Gli oltre 20 capolavori di artisti come Paul Gauguin, Auguste Rodin, Marc Chagall, Maurice Denis, Henri Matisse, Georges Rouault, sono stati scelti nel ricco nucleo di arte francese presente nella Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, voluta fin dal 1964 da papa Paolo VI.

 

 

 

 

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