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Ucraina: ucciso un giornalista francese dall’esercito russo a Severodonetsk, nel Donbass

In Ucraina è stato ucciso un giornalista francese: l’ottavo dall’inizio della guerra

In Ucraina è stato ucciso il giornalista francese Frédéric Leclerc-Imhoff, dopo che le truppe russe hanno colpito un mezzo d’evacuazione vicino a Severodonetsk. Delle foto pubblicate online ne mostrano il corpo disteso sulla strada, al fianco dell’accredito stampa. Si tratta dell’ottavo giornalista ucciso dall’inizio della guerra.

A riportarlo è stato il governatore regionale di Lugansk, Sergei Gaidai: “Il nostro veicolo di evacuazione stava andando a recuperare dieci persone ma è finito sotto il fuoco nemico. Le schegge delle granate hanno ferito mortalmente al collo il giornalista francese”. A causa dell’attacco, l’evacuazione di civili sarebbe stata interrotta.

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Ucciso un giornalista francese in Ucraina: la situazione nel Donbass

Siamo al 96esimo giorno di guerra e c’è una nuova città strategica per il controllo del Donbass. Si tratta di Severodonetsk, nella regione di Lugansk, diventata ora per tutti la nuova Mariupol. Si registrano feroci combattimenti da ore, con le truppe ucraine impegnate in un difficilissimo ripiegamento contro i Russi. Come ha riportato Gaidai, “la battaglia prosegue e la situazione si fa sempre più difficile”.

In città sono rimaste poche migliaia di persone: tra queste, una parte di civili che sostiene Mosca. I militari ucraini tentano l’ultima disperata resistenza. Sono riusciti a neutralizzare un attacco delle forze russe, prendendo in ostaggio due soldati.

Ma per i civili la situazione è tragica. Niente acqua, luce e gas. Si registrano due vittime e cinque feriti a causa dei bombardamenti. Le truppe russe sono entrate nella periferia della città, ma l’obiettivo è la conquista di tutta Lugansk, una delle due regioni del Donbass.

Ucraina: l’obiettivo russo è il Donbass

Intanto, le forze russe continuano ad avanzare sempre più verso il centro di Severodonetsk. Come ha riportato il governatore Gaidai, “i soldai russi uccisi non vengono portati via e l’odore di decomposizione ha riempito la zona”.

Dalle parole pronunciate da Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, in un’intervista per un’emittente francese, si colgono le intenzioni dell’esercito di Putin. “La nostra priorità assoluta è la liberazione delle due regioni Donetsk e Lugansk, che ora sono riconosciute come Stati indipendenti dalla Federazione russa. Il nostro obiettivo è spingere l’esercito ucraino fuori da questi territori”, ha detto.

Inoltre, alla domanda se Mosca intenda annettere il Donbass, Lavrov ha risposto: “Non è un’annessione. Si tratta di un’operazione militare richiesta dalle stesse Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”.

 

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Editor: Susanna Bosio

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