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Ufficiale: la Juventus patteggia. Nessuna nuova penalizzazione

La Juventus patteggia per il processo sulla manovra stipendi: solamente una maxi multa di circa €700.000 senza neanche un punto di penalizzazione. Dopo i primi trapelamenti delle scorse ore, ora è arrivata la sentenza ufficiale del Tribunale Federale Nazionale. Il club bianconero patteggia la condanna per l’inchiesta sulla manovra stipendi, senza ricevere alcune ulteriore penalizzazione lato sportivo.

Termina dunque nel migliore di modi auspicabile per la Juventus stessa e per la tifoseria bianconera. Applaude alle decisioni della giustizia sportiva anche i vertici della Federcalcio, a partire dal numero 1 Gabriele Gravina. Il Presidente federale ha commentato la sentenza affermando che così si è tutelato il calcio italiano. Tale sentenza però rischia di dare il semaforo verde per altri illeciti sportivi.

La Juventus patteggia: ecco le sentenza ufficiale

Dunque, alla fine la Juventus patteggia per il caso manovra stipendi. Complessivamente, la sentenza commuta alla parte imputata una multa di €718.240,00. Inoltre, spiega bene che questa multa è la tassa da pagare per la rinuncia al ricorso presentato lo scorso 22 maggio alla Corte Federale ed al Collegio di Garanzia del CONI del 20 aprile. Riportiamo il testo integrale:

IL TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE

SEZIONE DISCIPLINARE
composto dai Sigg.ri:
Carlo Sica – Presidente
Amedeo Citarella – Componente (Relatore)
Andrea Giordano – Componente (Relatore)
Roberto Pellegrini – Componente (Relatore)
Francesca Paola Rinaldi – Componente (Relatore)
Carlo Purificato – Componente aggiunto (Relatore)
Luca Voglino – Componente aggiunto (Relatore)
Paolo Fabricatore – Rappresentante AIA

all’udienza del giorno 30 maggio 2023, sul deferimento proposto dal Procuratore Federale n. 27907/336pf22-23/GC/gb del 19
maggio 2023, nei confronti dei sigg.ri F. P., P. N., F. C., P. M., S. B., G. M. e C. G., nonché nei confronti della società Juventus FC
Spa, per i capi di incolpazione di cui al deferimento stesso, letti gli accordi ex art. 127 CGS provenienti dai deferiti e dalla Procura
Federale, ha assunto la seguente

DECISIONE
ll Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, dato atto delle proposte di accordo
depositate, visto l’art. 127 CGS, le dichiara efficaci e applica le seguenti sanzioni:
– per la società Juventus FC Spa, euro 718.240,00 (settecentodiciottomiladuecentoquaranta/00) di ammenda;
– per il sig. F. P., euro 47.000,00 (quarantasettemila/00) di ammenda;
– per il sig. P. N., euro 35.250,00 (trentacinquemiladuecentocinquanta/00) di ammenda;
– per il sig. F. C., euro 32.500,00 (trentaduemilacinquecento/00) di ammenda;
– per il sig. C. G., euro 18.500,00 (diciottomilacinquecento/00) di ammenda;
– per il sig. P. M., euro 15.000,00 (quindicimila/00) di ammenda;
– per il sig. G. M., euro 11.750,00 (undicimilasettecentocinquanta/00) di ammenda;
– per il sig. S. B., euro 10.000,00 (diecimila/00) di ammenda.

Così deciso nella Camera di consiglio del 30 maggio 2023.

I RELATORI
Amedeo Citarella
Andrea Giordano
Roberto Pellegrini
Francesca Paola Rinaldi
Carlo Purificato
Luca Voglino
IL PRESIDENTE
Carlo Sica

Depositato in data 30 maggio 2023.

IL SEGRETARIO
Marco Lai

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La Juventus patteggia: Andrea Agnelli invece andrà di nuovo a processo il prossimo 15 giugno

Tale sentenza non assolve comunque l’ex Presidente Andrea Agnelli, il quale andrà a processo il prossimo 15 giugno. La sua dichiarazione è stralciata e sarà in presenza, con salvezza dei diritti di prima udienza.

La Juventus patteggia: le prime reazioni

La notizia per cui la Juventus patteggia sulla manovra stipendi ha suscitato le prime reazioni. Il primo a esprimere soddisfazione è stato il Presidente della FIGC Gabriele Gravina. Ai microfoni appena fuori dall’aula del tribunale, il numero 1 della Federcalcio ha affermato riguardo di fatto la “grazia” data alla Juve:

C’è un momento per la verifica, l’accertamento e i giudizi, ma c’è anche un momento per decidere e guardare al futuro con maggior serenità, il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, auspicabile e condiviso ed è il risultato più bello del calcio italiano per trovare un momento di serenità.

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La Juventus patteggia nonostante tutto. Eppure per il Chievo Verona, che aveva commesso dei reati simili ma meno gravi, la giustizia sportiva portò il club di Luca Campedelli al fallimento

Per forza di cose, esprime soddisfazione anche il club bianconero. Sul proprio sito ufficiale, la Juventus commenta così la notizia sul patteggiamento con le seguenti parole:

La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione.

Questa sentenza segna una svolta nel calcio italiano e rappresenta un punto di non ritorno. Tale decisione rischia di alzare la tensione nell’opinione pubblica del Paese, dividendola ancora più di quanto non lo sia già. Alcuni citano il caso del Chievo Verona, fallito molto velocemente nel 2022 per inadempienze tributarie. Ennesimo caso di doppiopesismo? A questo punto, il calcio italiano è morto per sempre?

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