Milano

UMBERTO BOCCIONI ARRIVA A MILANO, FRA GENIO E MEMORIA

 

Prendete tre dei principali poli artistici milanesi  -il Castello Sforzesco, il Museo del Novecento e Palazzo Reale– e fateli collaborare. Il risultato sarà la più grande mostra mai realizzate su Umberto Boccioni, documenti inediti, duecento ottanta opere fra dipinti, sculture, incisioni, fotografie, riviste e altro, per celebrare il primo centenario della morte dell’artista, fra i teorici e maggiori esponenti del futurismo.

La più grande avanguardia italiana fondata insieme a Filippo Tommaso Marinetti,  Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini, dai cui nacquero il Manifesto dei pittori futuristi (1909) e il Manifesto tecnico del movimento futurista (1910) il cui obiettivo era liberarsi dai modelli e dalle tradizioni figurative del passato, per volgersi risolutamente al mondo contemporaneo, dinamico, vivace, in continua evoluzione. Come nei lavori di Boccioni, lui puntava a rappresentare il caos quotidiano, la città, l’uomo moderno; non a caso evitò linee rette nei dipinti, mentre per le sculture prediligeva il legno, il ferro o il vetro. Ciò che doveva apparire era l’interazione di un oggetto in movimento con lo spazio circostante.

Un grande studioso, uomo curioso e attento, raccoglieva le sue idee Atlante delle immagini (1895-1909), soprattutto nella sua fase prefuturista, quella che sarà in mostra con undici opere al Museo del Novecento. Servivano per confrontare il passato con il moderno. Esposto insieme a parte delle opere citate, porta al confronto fra il lavoro dell’artista e altri da lui “annotati”, come esempi per l’evoluzione del linguaggio. Ne consegue un’analisi precisa della poetica, nei ritratti come nei paesaggi. Attento a tutto «cercava l’arte moderna e l’opera d’arte universale della modernità» come sottolinea la curatrice della mostra Umberto Boccioni. Genio e Memoria, Francesca Rossi. Dove arrivò per grandi, passando dal Divisionismo al Simbolismo: è proprio il corpus di disegni, sessanta esposti, a sottolinearne le linee essenziali della sua arte.

 

 

Umberto Boccioni. Genio e Memoria
Dal 23 marzo al 10 luglio
Palazzo Reale, Milano

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