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Scienza

Un filo blu, il podcast di The Global Fund e Chora Media: la tubercolosi tra storia, letteratura e medicina

La malattia che il COVID ci ha fatto dimenticare: Mario Calabresi racconta la tubercolosi in Un Filo Blu, il nuovo podcast di The Global Fund

Tisi, TBC, mal sottile: sono molti i nomi con cui la tubercolosi si è fatta strada in secoli di storia, letteratura ed evoluzione medica. Eppure, il podcast Un filo blu raccoglie l’ambizioso obiettivo di condensarli tutti in un unico racconto in due episodi, affidato alla voce di Mario Calabresi. 

Lanciato da The Global Fund e Chora Media lo scorso 16 giugno 2022, Un Filo Blu diventa così l’occasione per riflettere sulla malattia che più di tutte ha permeato l’immaginario artistico e letterario degli ultimi due secoli. Un flagello che, prima che il Covid-19 gli rubasse la scena, era considerato il primo agente infettivo per morte e contagi. Complici disinformazione e desiderio di dimenticare, infatti, la tubercolosi è spesso finita in secondo piano, archiviata come malattia d’altri tempi, forse creduta scomparsa. Ma in realtà – latente e insidiosa come i suoi sintomi – la tubercolosi è ancora tra noi. 

Con Un filo blu, dunque, The Global Fund (organizzazione internazionale impegnata nella lotta contro HIV, Tubercolosi e Malaria) tenta di riaccendere l’urgenza nella lotta al mal sottile con le testimonianze di esperti dal mondo della letteratura e della medicina, tra sensibilizzazione, cultura e informazione. 

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul podcast Un filo blu, di The Global Fund e Chora Media, con Mario Calabresi. Qui su MAM-e, trovi il link per ascoltare gli episodi. 

Storia di un morbo silenzioso: Mario Calabresi racconta la tubercolosi nel podcast Un filo blu di The Global Fund

Qui riposa spenta da lento morbo. Il podcast Un filo blu si apre con queste poche parole, dotate dalla potenza che solo la semplicità più schietta può garantire. A leggerle, direttamente dall’epitaffio dell’ultimogenita di Alessandro Manzoni, è Mario Calabresi, ex direttore di “Repubblica” e firma di spicco nel panorama letterario italiano. 

È proprio lui, infatti, la voce narrante di Un filo blu, il podcast di The Global Fund che – attraverso gli interventi di esperti e testimoni – tenta di ricostruire la storia di una malattia che, per sua natura, è e resta silenziosa. 

Tisi, mal sottile, malaise, peste bianca. Il denominatore comune di tutti i nomi con cui la tubercolosi ha attraversato secoli di storia, infatti, è proprio l’insistenza sulla sua natura latente, nascosta e – per questo – ancora più insidiosa. 

Fraintesa, sottovalutata e spesso non curata, la tubercolosi colpisce infatti gli “invisibili” con sintomi invisibili, decimando una categoria di persone che purtroppo – proprio come la stessa malattia, antica ben 17 mila anni – non si è mai estinta. Insistendo tanto sulla natura medico-patogena della malattia quanto sulla sua mitizzazione letteraria, Mario Calabresi e l’autore Simone Clemente sviscerano ogni aspetto di quello che appare chiaramente come un caso di miopia collettiva. Nei confronti di una malattia a cui forse ci siamo abituati, o che forse è solo troppo fuori moda per essere presa sul serio. 

 

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Un filo blu di The Global Fund: la TBC tra mito letterario e ricerca medica

Dagli indigenti dell’Ottocento agli operai della Rivoluzione Industriale, fino agli artisti travagliati di inizio Novecento. La lista delle vittime della tubercolosi è infinita, e in gran parte radicata nella storia dell’arte, della musica e della letteratura. 

Proprio la sua naturale lentezza nel decorso, infatti, ha permesso di trasformare quella che in realtà era una lunga e invisibile agonia in un vero e proprio ideale romantico. Il tempo del mal sottile – una “non-vita” sospesa tra la spensieratezza del “Carpe diem” e la cognizione della caducità dell’esistenza – è stato per decenni un vero e proprio status symbol. 

Violetta ne La Traviata, Thomas Mann, Charles Bukowski, Amedeo Modigliani ed Emily Bronte. E ancora, Franz Kafka, Anton Cechov e non ultimo il nostro Guido Gozzano, che lamentava un «lento male indomo» che «inaridì le fonti prime del sentimento», condannandolo a un limbo di auto-riflessione sofistica. Avere la tisi – il mal sottile – significava avere la misura della propria esistenza, e godere di uno spazio privilegiato tra vita e morte, dalle incredibili potenzialità in termini di ispirazione poetica. 

A spiegarcelo sono gli ospiti di Un filo blu, che nel podcast vanno ben oltre la pura informazione medica. Il “filo blu” del titolo allude proprio a questo. A tutte quelle intersezioni che la tubercolosi ha intessuto nei suoi secoli di storia, cucendo insieme personaggi letterari, eventi storici, scienza e società.

Tutti gli ospiti di Un filo blu, il podcast di The Global Fund e Chora Media con Mario Calabresi

Tra le voci che sono intervenute nel podcast di Chora Media e The Global Fund ricordiamo: 

  • Marco Archetti, scrittore e curatore della rubrica di critica letteraria per “Il Foglio”
  • Elena Lowenthal, scrittrice e direttrice dell’Associazione Circolo dei Lettori di Torino 
  • Eugenia Tognotti, storica della medicina dell’Università di Sassari 
  • Mario Raviglione, docente di salute globale all’Università Statale di Milano e già direttore del programma di lotta alla TBC dell’OMS
  • Maria Laura Gennaro, docente di medicina ed epidemiologia alla Rutgers New Jersey Medical School negli Stati Uniti
  • Peter Sands, direttore di the Global Fund 
  • Carol Nawina, ambasciatrice zambiana di the Global Fund e sopravvissuta a una forma di tubercolosi extrapolmonare nel 2001.

 

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Come e dove ascoltare Un filo blu: su MAM-e.it il link ufficiale agli episodi del podcast di Chora Media

Educazione, informazione, sensibilizzazione. Sono questi i tre principali obiettivi che The Global Fund spera di raggiungere con la pubblicazione di Un filo blu. L’organizzazione, infatti, ha scelto un canale smart come quello del podcast per riportare l’attenzione su una malattia antica quanto l’uomo. Una malattia che, proprio perché non più sentita come “urgente”, gode di una considerazione scandalosamente scarsa.

Messa a tacere dall’ottimismo del secondo dopo guerra e vittima dell’associazione diretta all’HIV negli anni Novanta, la tubercolosi ha continuato a mietere vittime tra gli “invisibili”, nell’indifferenza generale. Pur avendo da tempo i mezzi e le conoscenze per debellarlo, il mal sottile è ancora una realtà preoccupante. Specie per i Paesi in difficoltà, dall’Asia all’Africa e al Sudamerica. Non ultima, la stessa Ucraina, il cui isolamento da parte dell’offensiva russa sta creando pericolose premesse sulla distribuzione dei farmaci anti-TBC. 

Prima che gran parte delle risorse medico-sanitarie fossero dirottate per contenere la pandemia da Covid-19 si registrava un calo del 42% nel tasso di mortalità della TBC. Dopo il Covid, i casi di tubercolosi sono tornati a salire, e ad oggi sfiorano il milione e mezzo di vittime. Con Un filo blu, Attraverso la collaborazione con Chora Media, The Global Fund spera di ri-innescare il trend positivo e raccogliere i fondi necessari a debellare la malattia entro il 2030. E così ricordare al mondo che la tubercolosi esiste ancora, anche se non se ne parla in TV.

Ascolta il podcast Un filo blu con Mario Calabresi (The Global Fund e Chora Media) su MAM-e.it. Di seguito trovi i link per ascoltare i 2 episodi di Un filo blu.

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Editor: Valentina Baraldi

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