un giorno di pioggia a new york
Attualità,  Cinema

Un giorno di pioggia a New York 2019

La storia vera di Un Giorno di Pioggia a New York,  lo scandalo e i retroscena dell’ultimo film di Woody Allen.

Lo scandalo di Un giorno di pioggia a New York. Avevamo già annunciato l’uscita del film, che è arrivato puntuale nelle sale lo scorso 28 Novembre. Forse però non tutti sanno quale scandalo sia scoppiato nei mesi precedenti. Una situazione che il cineasta ha affrontato con la solita ironia.

Però, di fatto, Woody Allen si è trovato contro il movimento #MeToo e Amazon in un colpo solo. Come se non bastasse, molti attori di Hollywood hanno apertamente preso le distanze dal grande regista, dichiarandosi non disposi a collaborazioni future. Perché?

Le ragioni dello scandalo di Un Giorno di Pioggia a New York

Pochi giorni fa è uscito Un giorno di pioggia a New York, una commedia che racconta la fuga romantica di due giovani nella Grande Mela. Fin qui tutto normale, temi, protagonisti e dialoghi brillanti, come ogni commedia di Woody Allen. Però qualcosa durante le riprese si è incrinato. Dopo l’esplosione di #MeToo  del Caso Weinstein contro le molestie sessuali, la figlia adottiva Dylan Farrow l’ha accusato di molestie. La sua (unica) accusatrice si è scontrata con la solidarietà di molte attrici di Hollywood, prima tra tutte Scarlett Johannson.

L’onda lunga di questo discredito ha distrutto l’accordo con Amazon

Dopo queste rivelazioni, Amazon Studios ha revocato il contratto a Woody Allen, per cui il regista ha dovuto trovarsi un altro produttore. In fatti, il contratto prevedeva un accordo per altri quattro film dopo La ruota delle meraviglie (2017). Tra la fine del 2017 e l’inizio dell’anno successivo parte del cast di Un giorno di pioggia a New York (non ancora uscito nelle sale) devolve il compenso ad associazioni di tutela dei diritti delle donne, alcuni addirittura promettendo di non lavorare più con il cineasta.

Esce Un giorno di pioggia a New York, e poi?

In realtà l’uscita del film si sta volgendo tutta in favore di Woody Allen: la sua pellicola, insieme a Frozen 2, stanno ottenendo buonissimi incassi e si preannunciano i film preferiti del Natale 2019. D’altra parte, a chi lo accusa, Allen ribadisce la sua estraneità ai fatti e rilancia con la solita ironia, proponendosi come volto di #MeToo.

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!