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Un nuovo governo Draghi senza 5 Stelle e Conte è possibile? La maggioranza c’è

La possibilità di un governo Draghi senza 5 Stelle e Giuseppe Conte

È possibile un governo di Draghi senza i 5 Stelle e Conte?

Il Presidente del Consiglio ha comunicato le proprie intenzioni al Senato rispetto all’attuale crisi di governo. “Oggi le mie comunicazioni mi permettono di spiegare le ragioni di una scelta tanto sofferta quanto dovuta”, ha detto in riferimento alle dimissioni presentate la scorsa settimana al Presidente della Repubblica Mattarella.

“All’Italia serve un nuovo patto di sviluppo concreto e sincero. Partiti, siete pronti a ricostruire questo patto?“. Con queste parole, invece, il premier ha concluso il suo discorso. E le reazioni erano piuttosto prevedibili: l’applauso non è arrivato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, nonostante alcune aperture e concessioni accennate da Draghi nei confronti di entrambi i partiti.

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Mario Draghi: un governo senza i 5 Stelle è possibile?

Una cosa è chiara: Mario Draghi avrebbe i numeri per restare esattamente dov’è, anche senza l’appoggio del Movimento 5 Stelle. Tuttavia, il premier ha più volte dichiarato di non voler procedere senza una maggioranza politica trasversale.

Nel discorso di oggi, Draghi ha chiaramente affermato che una fase è ormai chiusa, “vogliamo aprirne una nuova?”. È ancora difficile capire come si concluderà questa giornata e come procederà poi la richiesta del voto di fiducia alla Camera di domani. Ma, in ogni caso, sembra che il premier sia quasi intenzionato ad andare avanti, seppur con la serietà e l’intenzionalità dei partiti.

Se il Movimento 5 Stelle dovesse uscire dal governo, l’esecutivo di Draghi potrebbe avere i numeri soltanto se Lega e Forza Italia confermassero il loro appoggio. Sul piano politico, poi, l’uscita dei 5 Stelle determinerebbe non pochi cambiamenti. Anche all’interno dello stesso Movimento potrebbe crearsi un’ulteriore scissione, con, forse, il ritorno di alcuni grillini al fianco del premier.

Draghi duro contro i 5 Stelle: governo senza Conte

Non votare la fiducia è un gesto politico chiaro che non è possibile ignorare. Equivale a ignorare il Parlamento e non è possibile contenerlo perché vuol dire che ognuno può ripeterlo, non è possibile minimizzarlo”. Nel suo discorso Maio Draghi non si è tirato indietro nel lanciare qualche frecciatina al Movimento 5 Stelle, anche se senza mai citarli, in riferimento al loro mancato voto di fiducia che ha portato all’attuale crisi politica.

Ma, quindi, quanti numeri rimarrebbero a Draghi in caso di un distaccamento dei 5 Stelle dal governo?

  • All’interno di Montecitorio, e quindi della Camera dei Deputati, se venissero meno i 104 voti del M5S, la maggioranza avrebbe ancora 450 deputati sui complessivi 630.
  • Nel Senato, a Palazzo Madama, la situazione sarebbe molto simile. Se anche i 61 senatori M5S si ritirassero, Draghi conterebbe sul consenso di 204 voti su 321, escludendo i 6 senatori a vita non sempre presenti.

 

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Editor: Susanna Bosio

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