Arte

UNA CIVETTA PER NICO VASCELLARI

Classe 76, italiano d’origine, newyorkese di adozione, Nico Vascellari è una stella che brilla nel firmamenti dell’arte. Nel suo curriculum può vantare almeno sette riconoscimenti e numerose mostre fra personali e collettive. Considerato fra i maggiori esponenti della sua generazione, le sue opere sono un mix perfetto fra performance e sound exploration, vicine al movimento della punk art.

In attesa del prossimo successo annuciato, con le future personali del 2016 alla Whitworth Art Gallery di Manchester e al Maxxi di Roma, si presenta a Faenza con “Carnival Of Soul”. Un progetto pensato appositamente per l’associazione Tesco, con sculture prevalentemente e volutamente in ceramica, quel materiale plasmabile che metaforicamente si riaggancia all’indeterminazioni delle relazioni interpersonali tirate in causa più volte, lungo il percorso fra le opere visionarie. Lavori così espressivi che confermano la capacità di Vascellari di far affluire in un unico punto diverse forme di conoscenza: dall’antropologia all’etnografia, dalla filosofia alla cultura popolare.

A partire dalla figura archetipica della civetta, la cui simbologia ambigua, misteriosa e nottura, ha sempre affascinato i popoli antichi qui rappresentata nello sguardo silente del rapace che osserva il mondo. Quello dei combattimenti, fra ferite mal cicatrizzate e una sessualità neutra. In cui il corpo si fa attraversare da altri corpi – la porosità della ceramica ne è in parte il simbolo- ma resta inorganico. Come un sacco di pelle è cieco, sordo e muto.

 

NICO VASCELLARI. Carnival Of Souls

Dal 7 ottobre al 29 novembre

TESCO

Faenza

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