Una nuova idea di museo per Roma: il MAXXI diventa Open
Il MAXXI di Roma inaugura questo fine settimana (fino al 30 novembre) una formula innovativa di esposizione: diventerà un nuovo Foro per la città, un punto di incontro, per ritrovarsi e fare nuove esperienze.
“Open Museum Open City”, il titolo di questo nuovo restyling, dà l’idea di ciò che ci si propone: aprire i cancelli a tutti, perchè il museo non è solo luogo di culto per le opere ospitate ma anche e soprattutto luogo di ricerca e di scoperta.
Il direttore Hou Hanru ha deciso di svuotare le sale e di riempirle di suono. Scelta ardita ma di immediato impatto sensoriale: il suono è immateriale ma al tempo stesso immersivo e onnipresente.
A riconfigurare gli spazi del museo saranno le installazioni site specific di Justin Bennet, Cevdet Erek, Lara Favaretto, Francesco Fonassi, Bill Fontana, Jean-Baptiste Ganne, Ryoji Ikeda, Haroon Mirza, Philippe Rahm e RAM radioartemobile.
E non solo: fino al 30 novembre il mondo artistico comunicherà con le altre comunità in incontri, interazioni e dibattiti pubblici.
Il programma è denso di interventi: al mattino il museo potrà essere vissuto nella sua essenzialità sonora mentre dalle 15 diventerà piattaforma per la sperimentazione di idee nuove.
Il 29, 30 e 31 ottobre saranno organizzati gli “Esercizi per La Rivoluzione”: performance con giochi popolari reinventati da Nina Beier, Cherimus, Ryan Gadner, Falke Pisano, Anna Scalfi Eghenter, Valentina Vetturi, Raphaël Zarka e Italo Zuffi.
Saranno proiettati film e fotografie di Chantal Akerman, Gianfranco Baruchello, Ila Bêka, Cyprien Gaillard, Amos Gitaï, Armin Linke, Santiago Serra, Olivo Barbieri, Francesco Jodice, Guy Tillim e Francesco Zizola.
Il tutto contornato da incontri con, tra gli altri, Marco Belpoliti, Massimo Cacciari, Andrea Cortellessa e Lucia Goracci.
Per tutte le informazioni http://www.fondazionemaxxi.it/
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