Archivio

Uomini con le gonne

La star Brad Pitt rilancia la moda della gonna maschile. Lo fa promuovendo il suo nuovo film, Troy. Ma c’è da giurare che le sue parole non cadranno nel vuoto Beh, se le donne possono portare i pantaloni… Così potrebbe aver pensato il sex symbol Brad Pitt mentre dichiarava urbi et orbi che il must della moda maschile della prossima estate sarà… la gonna! In realtà, il fortunato marito della fortunatissima Jennifer Aniston stava presentando la sua ultima fatica cinematografica, il kolossal Troy, dove impersona il «pélide» Achille. Narra anzi la leggenda cinematografica che il perfezionista Brad, giunto sul set, abbia proposto al regista del film, Wolfgang Petersen, di girare senza indumenti intimi sotto il costume d’epoca (il gonnellino, per l’appunto). Come accadeva al tempo di Omero. Solo così, si giustificava il machissimo Brad, avrebbe potuto immedesimarsi totalmente nel prode eroe inviato dal re Agamennone a ripigliarsi la bella Elena. Possiamo facilmente immaginare lo scintillio degli occhi delle donne della troupe alle parole di Brad e anche il velo di delusione che sarà calato sulle loro pupille al diniego del regista…
Fatto sta che la star hollywoodiana ha dimostrato ancora una volta di essere non solo bello bravo ricco ma anche intelligente, sfruttando a vantaggio della promozione del film un’osservazione banale e scontata. Anzi, se facessimo un rapido calcolo, scopriremmo probabilmente che, a partire dalla foglia di fico di Adamo in poi, l’uomo ha passato finora più tempo in gonna che non in pantaloni. Per tacere di quella buona porzione di umanità che non ha mai smesso di indossare placidamente il sarom o il caftano.
Certo, la gonna rimane un capo-simbolo di femminilità e, fatta eccezione per le cicliche tendenze della moda (alfiere storico del genere è lo stilista Jean Paul Gaultier) e i rigidi precetti etnici (il più noto tra i quali rimane il kilt scozzese), non capita spesso di vedere un tranquillo manager salire con balzo felino sulla metropolitana, indossando un lunga palandrana al posto dei pantaloni d’ordinanza in gabardine fumo di Londra. Ma sarebbe stato altrettanto curioso, al tempo di Omero, vedere un prode guerriero indossare, sotto il cimiero e l’armatura, un paio di jeans.
Al cinema le cose vanno diversamente: lunga anzi lunghissima è la lista di attori (spesso diventati sex symbol proprio in seguito all’interpretazione di ruoli in «gonnella») che hanno indossato per esigenze di copione abiti o costumi che lasciavano scoperte le cosce. Oltre al già citato Brad Pitt, ultimo arrivato nel club degli scosciati, come non ricordare Sean Connery (fiero figlio di Scozia che non perde occasione di sfoggiare il kilt tradizionale), Russell Crowe (Il gladiatore), Mel Gibson (Braveheart), Charlton Heston (Ben Hur), Christopher Lambert (Highlander), Kirk Douglas (Spartacus) o il cantante-attore Robbie Wiliams (eh sì, pure lui ha ceduto al fascino del gonnellino scozzese). Per non parlare degli esempi di vero e proprio travestitismo (ricordiamo su tutti il Dustin Hoffman di Tootsie, che si meritò anche un Oscar).
Non sappiamo se la provocazione della star americana sortirà l’effetto di affollare le strade delle metropoli occidentali di aitanti giovanotti in gonnellino hellenic-style (tanto per dire: come la metteremmo coi peli superflui?) Di certo sarà servito per far parlare un po’ del film (in uscita tra pochi giorni anche in Italia). Ma, se conosciamo un po’ il funzionamento dello star system, non saremmo affatto sorpresi di trovare sulle passerelle delle prossime collezioni tanti svolazzanti modelli alle prese con plissettature e spacchi malandrini che lasciano intravvedere maliziose porzioni di gamba ad estasiate buyer e divertiti fotografi.
(11 maggio 2004)
Nelle foto, dall’alto verso il basso, Brad Pitt, Sean Connery, Robbie Williams e Dustin Hoffman (in Tootsie)

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!