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Usa: la Corte Suprema abolisce il diritto all’aborto. Joe Biden: «È un tragico errore»

La Corte Suprema ribalta la sentenza del 1973: il diritto all’aborto è stato abolito

Ieri, 24 giugno 2022, è stata annullata la sentenza del 1973 Roe vs Wade, che tutelava il diritto di aborto alle donne in America. La stessa Corte Suprema che quasi cinquant’anni fa appoggiava il diritto costituzionale, oggi ha deciso di negarlo.

I conservatori esultano, i progressisti si indignano, definendola «sbagliata, estrema e fuori dal mondo».

«Le leggi statali che vietano l’aborto stanno entrando in vigore oggi, alcune delle quali così estreme che le donne possono essere punite per aver protetto la propria salute, anche in caso di stupro e incesto. La salute e la vita di milioni di donne sono a rischio» scrive Joe Biden indignato sui social. Mentre in un altro tweet parla di un’ideologia estrema e di un tragico errore della Corte Suprema.

Usa: la Corte Suprema abolisce il diritto all’aborto alle donne

La legge è stata approvata da una corte divisa. Da una parte i conservatori con 6 voti a favore e 3 contrari, dall’altra i giudici liberali Sonia SotomayorElena Kagan e Stephen Breyer, che hanno diffuso un comunicato per dissociarsi: «Tristemente, molte donne hanno perso oggi una tutela costituzionale fondamentale. Noi dissentiamo». E i tre giudici nominati dall’ex Presidente Donald Trump, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh, Amy Coney Barrett, hanno votato a favore della legge.

Ora quindi i singoli Stati saranno liberi di applicare le loro leggi in materia. Il Missouri ha annunciato di essere il primo Stato a rendere l’aborto illegale. A seguirlo il Texas.

Nei prossimi 30 giorni, 13 stati americani repubblicani approveranno la legge.

Jill Biden: il diritto che ci è stato rubato

Subito dopo la sentenza della Corte Suprema degli Usa, Jill Biden, First lady americana, ha scritto in un tweet: «Per quasi 50 anni, le donne hanno avuto il diritto di prendere le nostre decisioni sul nostro corpo. Oggi, questo diritto ci è stato rubato. E mentre possiamo essere devastati da questa ingiustizia, non staremo in silenzio. Non ci fermeremo perché i progressi che abbiamo già ottenuto svaniscono».

Le reazioni

Già prima della diffusione della decisione ufficiale, centinaia di persone, in maggioranza donne, si sono riunite per protestare fuori dal palazzo della Corte Suprema degli Stati Uniti. Qui è scoppiata la protesta, pochi minuti dopo che i massimi giudici hanno abolito il diritto all’aborto.

Ma la decisione ha fatto il giro del mondo. Anche l’Onu ha commentato la sentenza della Corte Suprema americana: «È un colpo terribile ai diritti umani».

Anche Emmanuel Macron ha dichiarato sui social: «L’aborto è un diritto fondamentale per tutte le donne. Bisogna proteggerlo. Esprimo la mia solidarietà alle donne le cui libertà sono oggi rimesse in discussione». Il premier britannico Boris Johnson ha, invece, definito la decisione «un grande passo indietro, ho sempre creduto nel diritto di scelta delle donne».

In Italia, il segretario del Pd Enrico Letta parla di «furore ideologico nelle scelte della Corte Suprema degli Stati Uniti che contemporaneamente dice no alle donne e dice sì alle armi».

 

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