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USA 2022, per la Commissione d’Inchiesta “Trump fu al centro di un tentativo di golpe”

La prima udienza della Commissione d’Inchiesta sull’assalto a Capitol Hill rivela prove scioccanti contro l’ex presidente Donald Trump

Ieri sera si è tenuta in diretta televisiva la prima audizione della Commissione d’Inchiesta della Camera che sta indagando sull’attacco del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill (Campidoglio) degli USA e sono emerse nuove prove (anche video) contro Donald Trump. L’ex presidente sapeva di aver perso le elezioni e ha cercato di organizzare un golpe per restare al potere. La repubblicana “dissidente” Cheney: “Trump aveva un piano in sette punti per capovolgere il voto”. Per il democratico Thompson: “Donald Trump era al centro di questa cospirazione”.

Commissione vs Trump

La commissione durante la prima audizione (di sei, la prossima sarà il 13 giugno) ha mostrano una serie di filmati inediti della rivolta e le deposizioni dei testimoni che erano presenti all’attacco dell’estrema destra al Campidoglio, tra cui la drammatica testimonianza di un ufficiale di polizia che era riuscito a infiltrarsi nel gruppo suprematista Proud Boys che ha guidato l’assalto.

Secondo il presidente della Commissione Bennie Thompson l’attacco del 6 gennaio era “un tentativo di golpe” al cui centro c’era l’ex presidente Donald Trump e che “le bugie che hanno portato all’insurrezione hanno messo a rischio due secoli e mezzo di democrazia costituzionale. Il mondo sta guardando quello che facciamo qui”.

La testimonianza più incredibile arriva da Liz Cheney, vicepresidente e uno dei due repubblicani nel panel della commissione. “Vedrai che Donald Trump e i suoi consiglieri sapevano che aveva effettivamente perso le elezioni”. “Ma nonostante ciò, il presidente Trump si è impegnato in un enorme sforzo per diffondere informazioni false e fraudolente per convincere enormi porzioni della popolazione statunitense che avevano rubato le elezioni”. Secondo Cheney, Trump aveva “un piano in sette punti” per ribaltare la sconfitta nelle elezioni presidenziali.

Anche l’ex ministro della giustizia, Willian Barr, ha affermato che Trump sapesse che aveva perso in elezioni regolari. “Ho avuto tre discussioni con il presidente Trump e gli ho detto chiaramente che non credevo che le elezioni fossero state rubate: il tentativo di capovolgere il risultato del voto era una cazzata”

 

La risposta dell’entourage di Trump

Il portavoce dell’ex presidente, Taylor Budowich, ha definito “un circo” l’audizione di ieri sera. “Questa non è un’udienza legislativa, è una produzione televisiva. Non c’è bisogno di un produttore esecutivo, video montati e di uno show con sceneggiatura nel prime time se la cosa importante è la verità o se si ritiene di avere i fatti”. “Questo circo non catturerà l’attenzione del pubblico e le elezioni sono sempre a novembre”.

Questa serie di audizioni non hanno un valore giuridico. Lo avrà solo se il Dipartimento di Giustizia, che sta conducendo un’indagine parallela, non decida di incriminare Trump.

 

Cover photo: NYT

 

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Editor: Lorenzo Bossola

 

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