Vaccini Regioni Sud Italia, il punto: i casi di Puglia e Calabria
Vaccini Regioni Sud Italia, grande difficoltà e ritardi: dalla Puglia alla Calabria, ecco i problemi
In un contesto nazionale già critico per lo stop di Pasqua, la situazione vaccini in molte regioni del Sud Italia merita attenzione. Le somministrazioni proseguono con ritardi e stentano a decollare, fra organizzazioni sanitarie inadeguate, dosi scarse e confusione nelle priorità di categoria. Gli over-80 che hanno ricevuto la vaccinazione sono ancora pochi, e le regioni meridionali sono le ultime per dosi inoculate in rapporto alla popolazione. Calabria e Puglia, ecco cosa non sta funzionando nei vaccini.
Calabria maglia nera fra le regioni del Sud Italia nei vaccini: problemi cronici
Che in Calabria quello della sanità fosse un problema serio è noto già da diverso tempo. Contrariamente alla Lombardia, che si è scoperta disorganizzata solo in questi mesi, la regione di Spirlì ha da diversi anni criticità ricorrenti nel suo apparato sanitario. I commissariamenti della sanità regionale dal 2010 sono stati ben 6: dopo la rinuncia di Eugenio Gaudio, il ruolo è attualmente ricoperto da Guido Longo, nominato dal Consiglio dei Ministri a fine novembre. Le cose, però, non sono affatto migliorate. La regione è ultima nel rapporto fra vaccinati e popolazione totale – appena 15mila dosi ogni 100mila abitanti. Lo si legge dai dati in tempo reale sulle vaccinazioni.
Puglia fra penuria di vaccini e furbetti
Non vanno meglio le cose in Puglia, che pure era partita a spron battuto. La regione è quartultima nel rapporto vaccinati/popolazione, e la settimana scorsa ha contato solamente 10.750 somministrazioni. Una situazione preoccupante, attribuita negli scorsi giorni da Pier Luigi Lopalco, coordinatore della campagna vaccinale, a una presunta scarsità di dosi:
In Puglia mancano i vaccini, possiamo mettere su qualunque tipo di organizzazione, ma senza vaccini non possiamo fare molto.
Altra grave problematica è legata ai posti letto in terapia intensiva, che oggi sono totalmente esauriti. Un trentanovenne in gravi condizioni è stato infatti trasferito a Palermo da Brindisi.
Chi salta la fila?
Inoltre, come rivelato a Repubblica dall’avvocato Lascala, la regione deve fare i conti con diversi casi di vaccinati non aventi diritto. Un problema già evidenziato da Draghi in Senato, ma che evidentemente è ancora irrisolto. Secondo una stima, oltre 25mila operatori sanitari in regione in realtà si spacciano solamente tali. Si tratta di finti medici e volontari, oppure di parenti che approfittano del caos per ricevere il vaccino. Il nucleo ispettivo regionale sta lavorando di concerto con i Carabinieri per sgominare questi truffe.
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