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Vaccini, superato l’80% di italiani con prima dose

L’Italia ha raggiunto e di poco superato l’80% di vaccinati con prima dose. Figliuolo festeggia il risultato: “Per l’Italia è un bel giorno”. Ma quasi 2 milioni di over50 sfuggono alle vaccinazioni.

Oltre l’80% degli italiani ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, mentre il 66% di popolazione ha ricevuto anche la seconda dose. Lo dicono i dati più recenti di Lab24 sulle vaccinazioni, aggiornati all’8 settembre. Anche il sito ufficiale del Governo Italiano riporta dati simili.

Il commissario per l’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, commenta così il risultato: “Per l’Italia oggi è un bel giorno, abbiamo appena raggiunto, e di poco superato, l’80% delle prime somministrazioni a persone già guarite o con una dose. Questo ci dice che per fine settembre raggiungeremo l’80% di platea interamente vaccinata”. Si parla quindi di 43 milioni e 200mila cittadini italiani dai 12 anni in su che completeranno la scheda vaccinale.

Entro fine mese si parte anche con il terzo richiamo: in arrivo 3 milioni di dosi destinate agli immunodepressi. Sempre Figliuolo spiega: “Per le categorie e i codici di esenzione si sta esprimendo il Comitato tecnico scientifico dell’Aifa e poi partiremo. Stiamo affinando la macchina organizzativa”.

E CON L’ IMMUNITÀ DI GREGGE?

Eppure, anche a causa di quel milione e 800mila di cittadini over50 che sfugge alla vaccinazioni, parlare realmente di immunità di gregge non sembra possibile. Anche se Figliuolo sostiene che il nostro Paese sia “vicinissimo all’immunità di gregge”, le continue mutazioni del virus non permettono comunque di essere protetti al 100%. Secondo il direttore dell’Oxford Vaccine Group, Sir Andrew Pollard, “Non è possibile raggiungere l’immunità di gregge con l’attuale variante Delta del Coronavirus”.

Secondo il più recente studio inglese, comunque, la cosa importante è vaccinarsi in massa. Come afferma l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), vaccinarsi riduce di circa il 97% la possibilità di morire per Covid-19 o di finire in terapia intensiva. Inoltre, come spiega il vice-ministro della Salute Paolo Sileri, la quasi totalità delle nuove infezioni riguarda persone non vaccinate.

Fondamentale quindi raggiungere la soglia più alta possibile di copertura vaccinale. Se non si raggiunge in tempi brevi il 90% di ciclo completo, potrebbe anche scattare l’obbligo di vaccinazione.

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