Valdés Leal, Juan de
Pittore e acquafortista spagnolo attivo soprattutto a Siviglia. Vi si trasferì definitivamente nel 1656 dopo aver passato i primi anni di carriera a Córdoba, e in seguito alla morte di Murillo nel 1682 divenne l’artista principale della città. Come Murillo era soprattutto un pittore di soggetti religiosi, ma aveva uno stile e un approccio molto diversi. Aveva una certa tendenza al macabro e al grottesco e il suo stile è caratterizzato da un’eccitazione febbrile, con un vivace senso del movimento, una colorazione brillante e una luce drammatica. I suoi lavori più celebri sono due potenti allegorie della morte (1670-72) presso l’Hospital de la Caridad a Siviglia: In ictu oculi (In un batter di un occhio), mostra uno scheletro che spegne la fiamma della vita soffiandovi sopra e calpestando le conquiste terrene; e Finis gloriae mundi (Fine della gloria del mondo) ritrae corpi decomposti in una cripta. Si deve a lui la decorazione policroma della scultura di Roldán sull’altare maggiore della Caridad. Molti altri membri della sua famiglia erano artisti. Nascita: Siviglia 1622; Morte: Siviglia 1690
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