Dizionario Arte

Van de Velde, Henri

 

Van de Velde, Henri. Architetto, pittore, scrittore e insegnante belga; fu uno dei maggiori creatori ed esponenti dell’ art nouveau e figura chiave nello sviluppo dell’insegnamento dell’arte nel XX secolo. Cominciò la carriera di pittore nel 1888 adottando uno stile *neoimpressionista. Lasciò però la pittura poco dopo -come risultato di un’acuta introspezione seguita a un collasso nervoso nel 1889 dovuto alla morte della madre -e in seguito si dedicò all’architettura e alle arti applicate. Nel 1896 realizzò le decorazioni del negozio parigino Maison de l’Art Nouveau di Siegfried Bing, dal quale prese il nome il nuovo stile. Dal 1902 al 1917 visse a Weimar, dove fu nominato capo della nuova Kunstgewerbeschule (scuola d’arti e mestieri). La novità dell’insegnamento qui stava nel fatto che gli allievi, invece di studiare l’arte del passato, erano incoraggiati a pensare in termini di bisogni del mondo moderno. Il successore di Henri Van de Velde a Weimar fu Walter Gropius, che sviluppò queste idee nel Bauhaus. Nel 1917 Van de Velde si trasferì in Svizzera, poi nel 1920 nei Paesi Bassi, dove cominciò a lavorare per la collezionista e mecenate Hélène Kröller-Müller (1869-1939), per la quale successivamente progettò il celebre museo di arte moderna a lei intitolato a Otterlo (1937-54); questo edificio mostra lo stile più severo degli ultimi anni dell’artista. Nel 1926 ritornò in Belgio e li insegnò per vent’anni prima di ritirarsi in Svizzera nel 1947. Scrisse diversi libri sulle sue idee e anche un’autobiografia, Geschichte meines Lebens, pubblicata postuma nel 1962.

Nascita: Anversa 1863; Morte: Zurigo 1957

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