Dizionario Arte

Vedova, Emilio

Pittore italiano. Verso il 1934 comincia a dipingere da autodidatta, guardando soprattutto a Tintoretto e Piranesi, per poi recarsi a Roma dallo zio, dove studia alla Scuola Libera di Nudo. Tra il 1938 e il 1940 stabilisce a Firenze contatti con gli antifascisti, per poi partecipare alla Resistenza. La frequentazione degli ambienti artistici di Milano e di Roma lo porta a firmare, nel 1946, il manifesto Oltre Guernica, aderendo poi alla Nuova Secessione Artistica Italiana e al Fronte Nuovo delle Arti, la cui rottura determina una polemica nei confronti delle correnti neorealiste e figurative. In questo periodo le sue produzioni, dopo una esperienza neocubista e geometrizzante, si indirizzano verso il collage e le sperimentazioni materiche, per creare un’arte di protesta e di impegno sociale e politico. Tra il 1951 e il 1952 aderisce al Gruppo degli Otto di Lionello Venturi, uscendone però già nel 1953; in quegli anni partecipa sia alla Biennale di Venezia sia a Documenta di Kassel con cicli di opere caratterizzate da uno stile gestuale, ricco di colori contrastanti. A Venezia collabora con il musicista Luigi Nono per il quale progetta le scenografie di Intolleranza ’60 e, sempre in questo periodo, comincia ad elaborare il ciclo dei Plurimi, pitture bifrontali su tavole di legno, articolate nello spazio e composte con varie tecniche e materiali. Tra il 1963 e il 1965 soggiorna a Berlino, dove esegue i sette plurimi Absurdes Berliner Tagebuch mentre alla fine degli anni Sessanta si cominciano ad organizzare mostre antologiche delle sue opere; l’artista inoltre inizia ad insegnare pittura all’Accademia di Venezia. A metà degli anni Settanta si collocano i suoi Plurimi binari, tavole dipinte su entrambi i lati e montate in modo da scorrere; in seguito Vedova crea dipinti in cui prevale l’uso del colore. La sua attività, tra il 1985 e il 1986, si caratterizza invece per le serie dei Dischi, grandi tavole rotonde di legno dipinte su entrambi i lati ed esposte sospese al soffitto o appoggiate a terra, dei Tondi, simili ai primi ma con un solo lato dipinto, e degli Oltre, tavole quadrate che contengono una forma circolare. A questi fanno seguito il progetto in continuum e una cospicua produzione grafica. Nascita: Venezia 1919; Morte: Venezia 2006

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