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Versione di Grillo sul presunto stupro di gruppo in Sardegna

Accuse di stupro di gruppo: parla Ciro Grillo

La Procura di Tempio Pausania ha già chiuso le indagini, ma sono molte le informazioni che continuano a trapelare al pubblico. Da ieri circolano i messaggi che Grillo e i suoi tre amici accusati di stupro hanno scambiato in un gruppo di Whatsapp. Oggi, invece, arriva la versione di Grillo sugli avvenimenti di quella serata.

Versione di Grillo sugli avvenimenti di quella sera

Per il figlio di Beppe, è iniziato tutto come un gioco. Silvia (nome di fantasia) aveva già avuto un rapporto, definito stupro dalla studentessa e dalla procura,  con Francesco Corsiglia, ma stando a Grillo, la ragazza “ha lasciato intendere” di volere intimità anche con gli altri.

Allora la vicenda si sposta nella camera da letto. Lì sarebbe iniziato un gioco alcolico non ben definito, che corrisponde probabilmente al momento in cui Silvia sostiene che i ragazzi l’abbiano obbligata a bere sostanze alcoliche. Stando però alle dichiarazioni di Ciro, era tutto consensuale. Ma i PM non gli credono.

I quattro ragazzi però danno versioni differenti riguardo la vodka lemon che ha bevuto la ragazza. Ciro sostiene che ha bevuto solo qualche sorso, mentre per Lauria la ragazza aveva bevuto, per sfida, addirittura un quarto di bottiglia da sola. Quello di cui è sicuro Lauria è che la ragazza non fosse ubriaca, ma semplicemente “brilla e allegra“.

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I messaggi tra Grillo e gli amici

Da ieri chiunque può vedere alcuni dei messaggi che il figlio del fondatore del M5S e i suoi tre amici (Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria) hanno scambiato con altri compagni in una chat di Whatsapp.

“Che è successo?” chiede un amico non presente “Ti dico dopo fra’, so’ stanchissimo” oppure “è stato forte“, rispondono i quattro. Ma queste informazioni sembrano non bastare ai non presenti, che continuano a chiedere “ma com’era?”, riferendosi alla bellezza della ragazza, “mah, niente di che”.

Potrebbe sembrare una normalissima chat tra amici il giorno dopo una serata. Ma quella che per loro è stata una serata “forte” con una ragazza “niente di che”, per Silvia è stato un incubo di violenza. Si legge persino “3 vs 1” nella conversazione tra gli amici, come se fosse motivo di vanto.

Però è proprio in un atto di vanteria che i ragazzi riescono a fregarsi da soli. Infatti, nei messaggi tra Grillo e gli amici, uno in particolare ha ottenuto molta attenzione: “all’inizio sembrava non volesse”. Con questo messaggi quindi viene ad affievolirsi la versione di Grillo e la valenza della loro difesa, basata interamente sul consenso della ragazza.

Se l’accusa sostiene che quel messaggio mini la credibilità dei ragazzi, che hanno sempre sostenuto il consenso della ragazza, la difesa sostiene invece che la ragazza abbia cambiato idea dopo aver bevuto alcolici.

Cosa succede ora?

Attualmente la procura è in possesso di ampio materiale per il caso, recuperato dai telefonini sequestrati dei quattro amici. Foto, video, chat, sono tutte state analizzate durante le indagini, che sono appena state concluse. Tra pochi giorni, si scriveranno le richieste di rinvio a giudizio per violenza sessuale aggravata dall’alcol.

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