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Verso la fine dell’obbligo di Green Pass: ecco come procederà il governo

Fine obbligo di Green Pass? È possibile dal 31 marzo

Ci avviamo verso la fine di febbraio e in vista della scadenza dello stato di emergenza del 31 marzo, il piano del governo sulle riaperture entrerà nel vivo. Il bollettino registra un calo giornaliero nei nuovi contagi e nei decessi. Tra pochi giorni Mario Draghi dovrebbe annunciare la road map definitiva per l’allentamento graduale delle restrizioni fino alla totale riapertura. Dunque, quando potrebbe essere la fine dell’obbligo del Green Pass?

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Fine stato di emergenza: niente obbligo di Green Pass

Se la curva epidemiologica continuerà a scendere, il 31 marzo non verrà più rinnovato lo stato di emergenza. Come prima conseguenza, avverrà lo smantellamento della struttura commissariale guidata dal generale Francesco Figliuolo. La somministrazione dei vaccini, quindi, passerà sotto la gestione del ministero della Salute. Anche il Comitato tecnico scientifico finirebbe il proprio compito.

Franco Locatelli e Silvio Brusaferro potrebbero diventare consulenti diretti del governo per affrontare l’ultima fase della pandemia. La fine dello stato di emergenza segnerà anche la fine dell’obbligo di smart working. Uno strumento che comunque le aziende potranno continuare ad applicare in base alle loro esigenze.

Fine obbligo di Green Pass all’aperto e allo stadio

Se lo stato di emergenza non verrà rinnovato, già dal 1° aprile si comincerà a fare a meno del Green Pass. È previsto, infatti, l’eliminazione dell’obbligo nei bar e nei ristoranti all’aperto così nei luoghi dello sport come gli stadi.

Nei luoghi al chiuso, invece, si prevede un’eliminazione del certificato verde più graduale. Infatti, fino a giugno rimarrà l’obbligo anche nei negozi e negli uffici. La data per l’addio al Green Pass sul lavoro è il 15 giugno, quando scadrà anche l’obbligo vaccinale per gli over 50.

Il sistema a colori delle regioni

Non ancora scontata è, invece, l’archiviazione del sistema per fasce di colore dal 31 marzo in poi. In Parlamento è stato approvato da Fratelli d’Italia un ordine del giorno che impegna il governo ad attuare iniziative per superarlo. L’ipotesi più probabile al momento è che rimanga la zona rossa, di modo che si possa intervenire nel caso si verificassero ancora dei focolai.

 

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Editor: Susanna Bosio

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