Dizionario Arte

Video arte .Opere create da artisti visivi

Video arte. Termine generico per indicare le opere create da artisti visivi nelle quali gli strumenti e la tecnologia del video e della televisione sono utilizzati in vari modi. Wolf Vostell incorporò televisori accesi in assemblage nel 1959, ma il padre della video arte come genere è solitamente considerato Nam June Paik, musicista coreano, artista della performance e scultore, che si stabilì a New York nel 1964 e acquistò un videoregistratore portatile Sony nel 1965, non appena questo nuovo strumento fu disponibile.

Si dice che abbia fatto la sua prima registrazione il giorno stesso in cui comprò il registratore e che abbia mostrato la cassetta la sera stessa in un club di artisti, il Café-a-Go-Go.

Paik si era formato come pianista e dopo essersi convertito al video collaborò spesso con la violoncellista Charlotte Moorman (1940-1994), in particolare in Bra for Living Sculpture (1969), nel quale la Moorman suona il suo strumento indossando un reggiseno con incorporati due schermi televisivi in miniatura (la musicista fu arrestata per atti osceni mentre era impegnata nell’esecuzione di un’altra opera di Paik).

Mentre Paik si vedeva più come intrattenitore (apparve spesso in show televisivi), un altro specialista molto conosciuto della video arte, l’americano Bill Viola (1951), è più serio nei toni -i suoi critici lo definirebbero pomposo.

Un’opera rappresentativa è To Pray without Ceasing (1992) che consiste in un ciclo di immagini della durata di dodici ore accompagnato dalla registrazione di una voce che recita una poesia di Walt Whitman. “Le immagini sono proiettate di continuo, 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana”, spiega Viola. “Durante il giorno la luce del sole lava via le immagini e resta solo la voce.

Il playback del video è sincronizzato con l’ora del giorno tramite un computer”. I rapidi progressi nella tecnologia informatica e televisiva hanno incoraggiato altri artisti a lavorare in questo campo, che è diventato molto di moda negli anni Novanta; il Turner Prize è stato vinto da artisti della video arte nel 1996, 1997 e 1999.

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